Quest’anno l’area bruciata in Grecia ha superato i 930.000 acri. In totale, entro domenica 8 agosto, erano stati bruciati 933.680 acri 336% di aumento Rispetto alla media 2002-2020 meteo dell’Osservatorio Nazionale di Atene.
Grecia classificata Martedì nel Mediterraneo – dopo Turchia e Italia – in termini di superficie bruciata quest’anno e la seconda – dopo Cipro – in termini di aumento (+336%) della superficie bruciata rispetto alla media del periodo 2002 – 2020, secondo i dati meteorologici osservatorio.
il La Turchia è “l’eroe” Quest’anno circa 1,6 milioni di acri (un aumento del 314% rispetto alla media 2002-2020) e segue Italia Circa un milione di acri, con un incremento del 148%. Dopo la terza Grecia, segue Spagna Con aree bruciate di circa 400.000 acri (riduzione del 39%).
Questa analisi si basa sugli ultimi dati del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi sulla situazione nel Mediterraneo durante l’attuale stagione degli incendi. In genere Il sud-est del Mediterraneo presenta un quadro molto poveroA mezzogiorno di domenica 8 agosto, quasi tutti i paesi hanno registrato un aumento significativo dei volumi assoluti delle aree bruciate.
Questi dati mostrano, secondo Mito, che “molti mezzi aerei o di altro tipo per combattere gli incendi boschivi non sono sufficienti, ma è necessario un cambiamento immediato e drastico verso soluzioni integrate per la gestione e la risposta agli incendi boschivi”.
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