L’Italia ha deciso di imitare la Grecia e ha deciso di vaccinare in massa tutti i residenti delle 50 isole minori del paese.
Sono previste diverse vaccinazioni oggi e domani, con la partecipazione dell’esercito e della marina italiana. Ovviamente non è richiesto alcun appuntamento. Inizialmente, il governo di Roma era titubante a causa della reazione delle zone turistiche sulla terraferma.
Temono soprattutto la possibilità di creare le condizioni per la concorrenza sleale e che anche le grandi “città d’arte”, come Firenze, Venezia e Roma, possano essere danneggiate. Ma alla fine ha prevalso l’opinione che la salute delle persone che vivono sulle piccole isole dovrebbe essere protetta e, naturalmente, il turismo dovrebbe essere aiutato. Perché in queste zone è quasi l’unica fonte di reddito.
Vogliono competere su un piano di parità con la Grecia
La Sicilia e la Campania – e il suo capoluogo, Napoli – hanno avviato l’intero processo di vaccinazione e hanno esercitato molte pressioni sul governo di Mario Draghi. “In questo modo potremo competere con la Grecia, in un momento molto critico per l’intera Europa”, scrive oggi la stampa italiana. Da parte sua, il Presidente del Consiglio italiano ha chiesto agli italiani di sostenere quest’anno il turismo interno.
C’è, ovviamente, un altro parametro: in molte regioni, a partire dalla Sicilia e dalle sue piccole isole come Stromboli, Vulcano e Pantelleria, si è appreso che verranno somministrati principalmente vaccini Astrazeneca. Tuttavia, a causa dell’annuncio nelle ultime settimane dell’assenza di effetti collaterali, molti italiani non vogliono questa particolare lozione. Resta da vedere chi convincerà chi e se l’intero processo sulle 50 isole italiane sarà portato a termine senza ostacoli.
Theodorus Andridis Sigilakis, Roma
Fonte: L’onda tedesca
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