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Istruzione: Jean-Michel Blanquer assicura che ci saranno abbastanza insegnanti di matematica all’inizio dell’anno scolastico

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Di fronte alle preoccupazioni degli insegnanti e dei genitori degli studenti, il ministro dell’Istruzione nazionale ha voluto rassicurare il numero degli insegnanti di matematica per il prossimo anno scolastico.

Jean-Michel Blanquer ha annunciato questo mercoledì matematica indietro Nel baule comune “per chi non è specializzato in formazione scientifica”.

L’annuncio arriva dopo un’ondata di preoccupazioni a seguito di un forte calo del numero di candidati qualificati per i concorsi per insegnanti. Infatti, su 1035 posti di lavoro Insegnante di matematica Aperto alla testa, quest’anno sono ammissibili solo 816 candidati.

L’11 maggio, Edward Jeffrey, Direttore Generale dell’Educazione Scolastica (Dgesco), ha confermato che “non ci sarà carenza di insegnanti all’inizio dell’anno scolastico”.

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Secondo il rappresentante di Dgesco, questa situazione si spiega con la riforma della formazione degli insegnanti. D’ora in poi potranno frequentare solo i candidati del secondo anno del Master, mentre in precedenza si svolgeva al termine del primo anno. Da qui il declino descritto da Edward Jeffrey come “previsto”.

Ma la preoccupazione è forte da parte di docenti e genitori degli studenti. Perché mercoledì Jean-Michel Blanquer ha annunciato il ritorno della matematica al nucleo comune, anche per “coloro che non seguono una formazione scientifica specializzata”. Un “impegno del Presidente della Repubblica” si concretizza in 3,5 ore di lezione di scienze e matematica durante la settimana.

“Necessario terreno di riproduzione”

Quindi più ore, il che significa che sono necessari più insegnanti. Questo venerdì, ministroeducazione nazionale Ha voluto essere certo del numero degli insegnanti di matematica, rilevando che ci sarebbe stato “il raduno necessario per garantire un’ora e mezza dall’inizio del prossimo anno scolastico”.

In un comunicato stampa pubblicato mercoledì 11 maggio, intitolato “L’ora è seria”, l’Associazione nazionale delle scuole superiori e dei college ha chiesto “un compenso salariale senza risarcire tutti gli insegnanti”. Aggiungendo che, “per ricominciare a riacquistare attrattiva, la nostra professione non deve essere simbolo di riduzione”.

Da parte sua, Jean-Michel Blanquer ha confermato che non tornerà come ministro dell’Istruzione nazionale dopo il prossimo rimpasto di governo.

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