In Italia sono stati persi circa 440.000 posti di lavoro in un solo anno, secondo i dati ufficiali diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica italiano.
Da dicembre 2019 allo stesso mese del 2020, la maggior parte dei lavoratori autonomi, delle donne e dei lavoratori stagionali ha perso il lavoro. L’unico gruppo di cittadini che non è ancora stato colpito da questa contrazione sono i cittadini di età superiore ai 50 anni.
Lo scorso dicembre il tasso di disoccupazione in Italia era del 9%, mentre il tasso di disoccupazione giovanile era del 29,7%.
Gli analisti sottolineano che se il fondo di disoccupazione non fosse stato utilizzato in massa e il governo Conte non avesse deciso di impedire temporaneamente la cassa integrazione, questi tassi sarebbero stati molto più alti.
Sono queste le difficoltà finanziarie legate alla crisi causata dalla pandemia di coronavirus, che, secondo l’Istat, ha collocato principalmente i cittadini con contratti a tempo determinato e buoni di servizio.
Allo stesso tempo, come scrive La Repubblica, le piccole imprese familiari affrontano grandi difficoltà, spesso non riuscendo a coprire le perdite finanziarie, nonostante gli aiuti governativi di emergenza e le indennità.
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