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Italia: arrestato “boss” mafioso dopo 30 anni di latitanza

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Italia: arrestato “boss” mafioso dopo 30 anni di latitanza

Lunedì 16 gennaio le autorità italiane hanno annunciato l’arresto del gangster più ricercato del Paese, il siciliano Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza.

Vittoria per il governo della Georgia Meloni. Dopo 30 anni di latitanza, il boss della mafia siciliana Matteo Messina Denaro è stato catturato lunedì 16 gennaio a Palermo, all’interno di una clinica privata della città, dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale. , ndr), Specialista di brigata specializzato sia in criminalità organizzata che in terrorismo.

L’agenzia di stampa italiana ha riferito che l’inchiesta, che ha portato all’arresto del mafioso di Castelvetrano (Trapani), è stata coordinata dal pm di Palermo Maurizio de Lucia e dal suo sostituto Paolo Guido. io dimentico. Mateo Messina Denaro è stato trasferito in una località sconosciuta.

L’arresto della mafia è una grande vittoria per lo Stato italiano. Viene infatti all’indomani dell’anniversario dell’arresto di Salvatore Riina (meglio conosciuto come Totò) nel 1993 dopo aver ucciso una quarantina di persone e ordinato l’uccisione di altre 110 persone. Totò Riina è morto di cancro nel novembre 2017 a Parma.

“Ringrazio di cuore, oltre a tutto il Governo, le forze dell’ordine, in particolare Rose de Carabinieri, la Procura nazionale antimafia e la Procura della Repubblica di Palermo per l’arresto della più importante esponente della reazione mafiosa Giorgia Meloni, capo della governo.

“Prevenire e contrastare la criminalità mafiosa, come dimostra il fatto che il primo punto dell’esecutivo è legato al duro regime carcerario per i mafiosi, continuerà ad essere la massima priorità di questo governo”, ha aggiunto.

Figlio di un ex capobanda

Matteo Messina Denaro è in realtà figlio di Ciccio, ex boss mafioso di Castelvetrano e storico alleato di Totò Riina. Il mafioso è latitante dall’estate del 1993 dopo aver scritto una lettera all’allora fidanzata, Angela, dopo i crimini di mafia a Roma, Milano e Firenze, nota l’Ansa.

“Sentirai persone che parlano di me”, ha scritto, “e mi dipingeranno come un diavolo, ma queste sono bugie”, suggerendo che il suo nome sarebbe stato presto associato a crimini brutali.

Mentre suo padre è stato condannato all’ergastolo per dozzine di omicidi, Matteo Messina Denaro è stato l’ultimo mafioso ricercato. Con l’arresto di lunedì mattina è ora uno dei latitanti che hanno battuto i “record di volo”, al pari di Totò Riina (23enne latitante) e Bernardo Provenzano (38enne latitante).

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