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Italia: circa 2.000 persone sono arrivate nel fine settimana sull’isola di Lampedusa

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Lampedusa ha registrato forti arrivi durante il fine settimana di sabato 6 e domenica 7 maggio. In tutto, circa 2.000 persone sono arrivate sull’isola a bordo di diverse imbarcazioni. Almeno la metà degli esuli avrebbe lasciato la Libia.

A Lampedusa non rallentano gli arrivi. Circa 2.000 persone sono sbarcate sull’isola durante il fine settimana, di cui 1.326 solo sabato 6 maggio, secondo il media italiano La Sicilia. Di questi migranti, “499 sono partiti dalla Libia su sette barconi: da Zouara, Sabratha, Tripoli e Tadjoura”, precisa il quotidiano.

I media italiani, invece, non sono d’accordo su queste città di partenza. Sui social la giornalista italiana Angela Caponnetto le assicura che i migranti si sarebbero imbarcati dalla Cirenaica, nell’est del Paese. “Sarà un caso ma arriva subito dopo l’incontro bilaterale Italia-Cirenaica [entre Georgia Meloni et Khalifa Haftar, le 4 mai 2023, ndlr]“, sottolinea.

Il presidente del Consiglio italiano e il generale che controlla la Libia orientale incontrato a Roma sollevare la questione della partenza dei migranti dalla Libia verso l’Italia.

In rosso, i principali punti di partenza delle imbarcazioni dei migranti. Credito: mappe di Google

Già venerdì, quasi 250 migranti avevano raggiunto l’isola italiana su sette barconi. Il giorno prima, un’imbarcazione di sette metri proveniente da Sfax, in Tunisia, si è ribaltata al largo di Lampedusa. Una nave della Guardia di Finanza è riuscita a soccorrere 46 naufraghi, tra cui 12 donne e cinque minorenni ma una donna guineana è annegata.

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Hot spot affollato

Secondo La Sicilia, domenica 1.425 persone si trovavano ancora nell’unico centro di accoglienza di Lampedusa, con una capienza di 400 posti. Trecentoquarantanove migranti erano già stati trasferiti la notte precedente in traghetto a Porto Empedocle, in Sicilia.

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L’Italia sta attualmente affrontando un forte aumento degli arrivi di migranti provenienti dalla Tunisia e dalla Libia. Roma ha dichiarato lo stato di emergenza l’11 aprile a causa di questa situazione. Le autorità dell’isola di Lampedusa, in prima linea, devono adottare misure per snellire gli arrivi ei trasferimenti degli esuli.

Il 27 aprile il ministero dell’Interno italiano ha chiesto all’isola di aumentare di 850 posti la capienza del suo centro di accoglienza. Raggiungerà un totale di 1.250 posti.

Questo progetto di espansione sarà finanziato grazie ai cinque milioni di euro rilasciati d’urgenza dal governo italiano per “decongestionare” l’hotspot, sull’orlo dell’implosione.

Lampedusa debottigliamento

Alla fine di marzo, il governo ha annunciato diverse misure per dare sollievo a Lampedusa, compreso il dispiegamento di navi e aerei militari per svuotare l’hotspot e inviare gli esiliati sulla terraferma.

Tra le altre misure discusse: un esame accelerato delle domande di asilo per facilitare le procedure di rimpatrio verso Paesi sicuri, l’aumento dei posti nei centri di detenzione del Paese per rafforzare l’espulsione di persone non aventi diritto all’asilo, la creazione di un centro di ogni regione del paese.

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Parallelamente a questo nuovo sistema, l’esecutivo italiano ha chiesto a più riprese il sostegno dell’Unione europea nella distribuzione dei migranti tra gli Stati membri.

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