Giovedì 31 dicembre 2020 alle 21:51
Roma- Esperti marocchini e stranieri hanno evidenziato giovedì le conquiste diplomatiche “senza precedenti” fatte dal Regno, a capo del riconoscimento da parte degli Stati Uniti del carattere marocchino del Sahara.
Durante una videoconferenza sugli ultimi sviluppi della questione del Sahara marocchino tenutasi nell’ambito dell’ottava edizione del Festival Italo-Marocchino organizzato sotto l’Alto Patronato di Sua Maestà Re Mohammed VI, questi esperti hanno sottolineato che le vittorie diplomatiche conseguite da Il Marocco ha rappresentato un duro colpo per i nemici dell’integrità territoriale del Regno.
In questa occasione, Zouheir Wassini, giornalista del canale italiano “Rai News” e ricercatore in relazioni internazionali, ha affermato che il Marocco ha compiuto un “passo intelligente” che gli ha consentito di realizzare guadagni diplomatici “importantissimi”.
Di fronte a questo “passo intelligente” del Marocco, “l’Europa è chiamata a prendere una buona decisione” poiché non ci sarà più “ritorno”, ha insistito durante questa conferenza. virtuale ospitato dal presidente del Festival marocchino-italiano, Abdellah Khazraji.
Il Sig. Wassini ha aggiunto che il fronte Polisario e il suo sostegno all’Algeria, che sono allegati a tesi obsolete, continuano a riformulare un discorso obsoleto ea trasmettere accuse fallaci.
Da parte sua, El Moussaoui Ajlaoui, ricercatore in relazioni internazionali, ha osservato durante questa videoconferenza organizzata in collaborazione con l’Associazione Ribath Al Fath che gli ultimi sviluppi sulla questione del Sahara marocchino costituiscono “un vero indicatore di un cambiamento qualitativo. a livello internazionale nel processo di questo conflitto regionale artificiale e un importante passo avanti che potrebbe contribuire alla soluzione di questa controversia che è durata troppo a lungo ”.
Ajlaoui ha stimato che la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere la piena e completa sovranità del Marocco sul suo Sahara avrà ripercussioni positive sul processo delle Nazioni Unite per la risoluzione di questa controversia, aggiungendo che questo riconoscimento è in grado di incoraggiare altre potenze mondiali per seguire l’esempio di Washington.
Da parte sua, il preside della Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali di Rabat-Agdal, Farid El Bacha, ha fatto riferimento all’accordo di cooperazione concluso dal Consiglio della Comunità marocchina all’Estero (CCME) e dalla Facoltà di rafforzare le capacità dei marocchini in tutto il mondo in termini di difesa della questione del Sahara marocchino.
Il Sig. El Bacha ha precisato che l’obiettivo di questa convenzione è fornire a MRE informazioni politiche, scientifiche, sociali, culturali, storiche e geografiche sulla questione del Sahara marocchino e del conflitto regionale artificiale, rilevando la creazione di una cellula follow-up per l’attuazione di questo accordo nelle prossime settimane.
Durante un’altra videoconferenza sul tema “Il Marocco del giorno dopo” organizzata nell’ambito del Festival Italo-Marocchino, Matteo Jacques Dominici, esperto italiano di relazioni internazionali, ha affermato che il Marocco oggi più che mai gioca un ruolo centrale. nelle relazioni euro-mediterranee ed euro-africane, rilevando che oltre agli aspetti storici e culturali che legano il Marocco ai suoi vicini mediterranei, il Regno è ricco di “enormi” risorse geografiche, logistiche, socio-economiche e ambientali che rendono lui “un partner principale” per diversi paesi europei.
Il signor Dominici, che ha guidato diversi progetti relativi alle questioni di sviluppo presso le Nazioni Unite in Africa e in Medio Oriente, ha aggiunto che il Marocco si sta posizionando come uno dei principali attori nel processo di pace in Medio Oriente, osservando che grazie al riavvicinamento diplomatico ed economico con lo Stato di Israele, il Regno è oggi considerato uno degli attori più importanti e credibili per la promozione della pace nella regione.
Il senatore italiano Andrea Cangini, da parte sua, ha sottolineato la natura “positiva e fruttuosa” della cooperazione con il Marocco, lodando il ruolo del Marocco nei campi della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo e dei suoi sforzi in favore della promozione di un Islam di mezzo.
Il console senegalese a Milano, Lamine Diouf, da parte sua ha elogiato la lungimirante visione di Sua Maometto Re Mohammed VI e il posto di cui gode il Marocco in Africa, sottolineando gli aiuti forniti a diversi paesi del continente, tra cui il Senegal che intrattiene rapporti di rilievo con il Marocco.
Ha inoltre evidenziato il ruolo “storico” del Regno nella diffusione dell’Islam moderato e nella costruzione di moschee in Africa, nonché l’opportunità offerta agli studenti africani di proseguire gli studi in Marocco.
Il festival italo-marocchino, nato nel 2012, si propone in particolare di promuovere, tra gli italiani, le potenzialità del Marocco e di pubblicizzare i progressi compiuti dal Regno in vari campi. Si propone inoltre di evidenziare le opportunità di scambi economici e culturali tra i due Paesi nonché la consacrazione dei legami con i marocchini residenti in Italia.
“Nerd del web hardcore. Incluso agli attacchi di apatia. Tipico fan del caffè. Imprenditore. Fanatico della birra. Appassionato di musica. Ninja alcolico estremo.”