Il club Italia Francia ha molte personalità di entrambi i paesi nell’obiettivo di avere sempre più rapporti. Nel momento in cui la Francia presiede l’Unione europea, è anche un’opportunità per Roma di mostrare chiaramente il suo attaccamento all’Europa.
Edoardo Secchi è il presidente fondatore di questo club:
“Non siamo un ente pubblico che dipenderebbe da organizzazioni o istituzioni politiche, siamo un ente privato che nell’arco di dieci anni si è affermato come una novità nel panorama franco-italiano. attività e azioni di dibattiti, incontri, scambi ad un livello molto alto, sia a livello di governi che a livello istituzionale o nel campo degli affari, della cultura e dei media”.
Una novità in Europa
“Dobbiamo salutare questa iniziativa, è stato Emmanuel Macron, a volerla perché aveva già preparato questi programmi nel 2017. Dopo 4 anni, diversi lavori sono andati a buon fine con questo trattato firmato a Roma il 26 novembre. Stiamo parlando sulla cooperazione bilaterale rafforzata. Vorrei anche sottolineare il fatto che questo tipo di trattato è molto raro in Europa. È solo il secondo firmato dalla Francia, c’era quello della Germania era nel 1963. È un trattato molto importante, simbolico perché se guardiamo bene, i rapporti culturali o economici tra i due Paesi sono sempre stati molto intensi. Presidente Macron, era ancora un’anomalia che non ci fosse un trattato tra questi due Paesi, è una novità a livello europeo”.
Interessi comuni
“In questo trattato c’è un rafforzamento della cooperazione a livello economico e industriale, ma anche in temi molto importanti, ad esempio, la transizione digitale o ambientale, la cultura, l’istruzione, l’area dello Spazio, ma anche il campo della difesa, che era un tema molto caro alla Francia, come all’Italia soprattutto quando vediamo oggi le crisi internazionali che ci circondano e anche il debole potere dell’Europa in queste aree”.
Un trattato che suggella la riconciliazione.
“Le tensioni erano legate al primo governo populista, con il Movimento 5 stelle di Salvini, la Lega Nord, che ne fece un programma elettorale. In realtà, dietro a quello, non c’era un vero piano economico, né una visione economica del Paese. . . Ma come spesso accade nei governi populisti. Si trattava di trovare i loro capri espiatori in Europa. Un recente sondaggio mostra quanto gli italiani si sentano legati all’Europa sia culturalmente che economicamente”.
- La Francia mira a firmare un trattato di cooperazione bilaterale rafforzato con la Spagna sullo stesso modello di quello firmato con l’Italia, ha annunciato venerdì scorso il primo ministro francese Jean Castex a Madrid.
cosa dice il trattato.
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