Circa il 75% dei cittadini in Italia sostiene l’uso e l’estensione del certificato sanitario per combattere l’epidemia di Covid-19, secondo un sondaggio pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa.
Finora questo certificato sanitario era obbligatorio solo per gli operatori sanitari. A partire dal 1 settembre, il suo uso obbligatorio è stato esteso ai docenti e ai passeggeri di treni a lunga percorrenza, navi, aerei e autobus.
Riguardo all’imposizione di tale certificato sanitario ai docenti, il 76,1% degli italiani intervistati lo sostiene, contro il 21,4% che si oppone, mentre il 75,4% ne sostiene l’utilizzo nei citati mezzi di trasporto, contro il 21,9% degli intervistati. opporsi.
Dove l’uso del certificato può essere esteso
L’indagine è stata condotta il 2 settembre su un campione di 1.000 persone dell’Euromedia Research Institute. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato la scorsa settimana l’intenzione di estendere l’uso del certificato sanitario ad altre regioni.
Questi settori possono essere l’intera amministrazione pubblica, tutti i dipendenti del settore dei trasporti nonché i dipendenti di altri settori i cui utenti devono essere in possesso di un certificato sanitario.
«Bisogna vaccinare il personale di bar e ristoranti, tanto più che i clienti vanno vaccinati se mangiano dentro», ha detto Lino Stoppani, presidente dell’associazione ristoratori citato da La Stampa.
Da inizio agosto questo certificato sanitario, che contiene un certificato di vaccinazione, prova di guarigione dal Covid-19 o un test negativo, è obbligatorio per mangiare al chiuso nei ristoranti o per entrare in musei, cinema o palestre.
Attualmente in Italia oltre il 71% della popolazione con più di 12 anni è completamente vaccinata.
Fonte: ΑΠΕ
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