Da tempo si assiste ad un aumento degli investitori americani nei club italiani. Interessando dapprima club importanti come la Roma o la Fiorentina, il fenomeno si diffuse rapidamente in piccoli club come l’AC Spezia o il Parma. Quali sono i veri obiettivi di questi investitori d’oltre Atlantico?
Yankees presenti in tutta Italia
L’11 febbraio la promossa AC Spezia ligure è stata rilevata dalla famiglia americana Platek. Il piccolo club ligure è poi diventato il quinto club di Serie A di proprietà di un investitore americano dopo Fiorentina, AS Roma, Milan e Parma. La Fiorentina è di proprietà dall’estate 2019 dell’italo-americano Rocco Commisso. L’AS Roma è sotto bandiera americana già da diversi anni e dalla stagione 2011/2012, quando arrivano fondi da oltre Atlantico Giallorossi. La famiglia Sensi vende così il 60% delle azioni del club per fare della Roma il primo club italiano a maggioranza di stranieri. Dopo le presidenze di Thomas Di Benedetto e James Palotta, la Roma ha visto l’arrivo di un nuovo imprenditore americano di nome Friedkin che ha acquistato il club tramite il gruppo Friedkin nel 2020. Il Milan è sotto il controllo del fondo di investimento avvoltoio americano Elliott Management dopo la partenza dell’imprenditore cinese Li Yonghong nel luglio 2018. Per quanto riguarda l’AC Parma, dalla scorsa estate il club emiliano-romagnolo è sotto la bandiera americana e l’acquisizione del pluricampione europeo da parte del Gruppo Krause. A questa lista possiamo aggiungere anche Venezia detenuta dal fondo di investimento americano VFC Newco 2020 LLC dal febbraio 2020. Bologna è anche di proprietà di un proprietario nordamericano, in questo caso il gruppo canadese, il gruppo Saputo.
Gli obiettivi degli investitori americani in Italia
Tra i club acquistati da investitori americani possiamo notare una cosa: molti di loro sono istituzioni sportive situate in città con un ambiente turistico attraente. In effetti, oltre al calcio, gli investitori americani stanno cercando di fare soldi in altri settori come il settore immobiliare o il turismo. Cosa c’è di meglio che investire in club come Fiorentina e AS Roma per fare impresa e promuovere un marchio legato a una storica città della penisola? Quando gli investitori americani vengono al Venezia FC, bisogna pensare all’attrattiva di Venezia per il mondo intero. Il marchio della città dei Dogi può aiutare sia in termini di sviluppo sportivo del club ma anche per il titolare che può affermarsi in campi di attività diversi dal calcio. Un altro esempio, attraverso l’acquisizione di AC Spezia, la famiglia Platek sta cercando di fare affari nel settore immobiliare della costa ligure che attira ogni anno moltissimi turisti. Ha già investito nel centro di La Spezia aprendo nelle scorse settimane un marchio immobiliare.
E per ora cosa dà?
Al momento non si può dire che il contributo di questi investitori americani sia un successo. La Fiorentina di Rocco Commisso è sganciata dalle posizioni europee in Serie A mentre ha una forza lavoro in grado di acchiappare almeno l’Europa League. L’italo-americano ha speso male i suoi soldi scommettendo su un Franck Ribéry con uno stipendio alto e spesso infortunato. Anche l’AC Parma sta attraversando difficoltà dall’arrivo degli investitori americani senza che questo abbia necessariamente un legame con l’atleta. Per quanto riguarda la Roma di Friedkin, bisognerà attendere un primo bilancio a fine stagione anche se Louve è ancora in corsa per la Champions. La situazione sarà seguita dall’AC Spezia che sotto Gabriele Volpi stava funzionando perfettamente. In ogni caso, quest’ultima ha affermato, dopo l’acquisizione della famiglia Platek, che i nuovi proprietari avrebbero proseguito il progetto avviato diversi anni fa. Da parte del Venezia FC, il progetto sembra essere sulla buona strada visto che il club è 3 ° in Serie B.
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