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In Italia le crociere riprendono con regole draconiane. Il settore deve riprendere l’afflusso di turisti per ripartire dopo un anno di crisi.
L’enorme transatlantico ha appena lasciato Savona (Italia) per il sud del paese per una crociera di una settimana. Per le aziende che hanno perso l’80% delle vendite, questo è il momento della verità. È possibile salire sulla nave senza essere stati controllati. Vaccinati o no, la regola è draconiana: un primo test 48 ore prima della partenza poi un altro antigene all’imbarco. Il semplice fatto di accedere alla barca significa che devi seguire l’intera procedura.
A bordo tutto è cambiato. Oggi sono 1.200 i passeggeri per 6.500 posti a sedere, al fine di garantire il rispetto di scartamento e distanze. Dobbiamo dimenticare i tradizionali buffet per il pasto, i clienti sono serviti a tavola e devono stare con i loro cari. Per quanto riguarda le piscine, ogni vasca deve rispettare una sagoma massima. C’è più personale sulla barca che clienti, una situazione non redditizia. “Riacquistare la fiducia dei viaggiatori è la sfida ma è anche un obbligo per le grandi compagnie di navigazione, che danno lavoro a circa 300.000 persone in Europa e il settore è in grande difficoltà”, riferisce il giornalista Alban Mikoczy.
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