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Italia, sei piedi per terra

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Per la sua prima partecipazione al Grande Slam, Lorenzo Musetti ha messo in dubbio il numero uno del mondo Novak Djokovic. Ma l’italiano ha dovuto rinunciare nel quinto set. Foto AFP – AFP

Mentre il tennis francese cerca gli eredi del quartetto Tsonga, Monfils, Gasquet, Simon, L’Italia ha già trovato i suoi eroi di domani. Sono chiamati Matteo berrettini (9°), peccatore jannik (19°), Lorenzo Sonego (28°) o anche Lorenzo Musetti (76°), sono giovani o nel pieno della loro vita e sono i nuovi rappresentanti di una federazione che si è reinventata per inserire oggi dieci dei suoi giocatori maschi nella top 100!

“La loro più grande forza: la mente”

Secondo Luca Marianantoni, giornalista della rivista specializzata tennis italiano, questo rinnovamento è opera di un uomo: Angelo Binaghi, l’ambizioso presidente della Federazione Transalpina. ” Abbiamo attraversato una lunga crisi negli anni ’80, ’90 e fino alla fine del secolo. Non stavamo giocando bene, non c’era motivazione. Ha saputo stimolare una dinamica e far nascere una nuova generazione di giocatori. La loro più grande forza non è il diritto o il rovescio, è la loro mente! Il modo in cui riescono a rimanere concentrati sul campo è molto forte. Penso che nei prossimi tre o quattro anni Sinner, Musetti e Berrettini potranno essere tra i primi cinque al mondo.. “

Per due set, Jannik Sinner ha tenuto testa a Rafael Nadal agli ottavi di finale.  Foto AFP
Per due set, Jannik Sinner ha tenuto testa a Rafael Nadal agli ottavi di finale. Foto AFP – AFP

Si sono tutti qualificati per il ottavi di finale al Roland Garros, con alterne fortune: i primi due hanno beffato Nadal e Djokovic prima di crollare, mentre l’ultimo ha approfittato del ritiro di Roger Federer per accedere ai quarti di finale… contro “Djoko”. Cercherà di imitare Marco Cecchinato (83°), semifinalista al Roland-Garros nel 2018.

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Panatta ultimo vincitore

Tra tutto questo bellissimo cast, quasi ci dimentichiamo di citare Fabio Fognini (34 anni, 29°) che è stato a lungo a capo della cabinovia. Interrogato venerdì su questa fantastica successione, il giocatore ha schivato, quasi sfinito dall’argomento: ” Mi fai sempre le stesse domande. Lo sai già. ragazzis (per i giornalisti italiani), traduci loro quello che ho già detto un milione di volte
! “

Dopo Adriano Panatta, ultimo maschio italiano vincitore del Roland-Garros, nel 1976, il Paese iniziò a sognare un nuovo campione in uno dei quattro tornei del Grande Slam: “ Tradizionalmente, i nostri giocatori sono migliori sulla terra battuta che su altre superfici., ammette Luca Marianantoni, ma questa nuova generazione è più versatile, Berrettini meglio sul duro, anche Sinner. Dei tre, Musetti mi sembra chiaramente il più a suo agio sulla terra battuta.

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