I numeri sono buoni, ma l’aumento dei tassi di inquinamento sta già rovinando l’orizzonte economico. Nel secondo trimestre, l’eurozona è uscita dalla recessione: il suo PIL è aumentato del 2%, secondo il rapporto. Dati pubblicati, venerdì 30 luglio, da Eurostat, dopo un calo dello 0,3% nel primo trimestre. In Francia, è aumentato dello 0,9%, leggermente più alto di quanto previsto dal consenso degli economisti. Anche Italia (2,7%), Spagna (2,8%) e Portogallo (4,9%) hanno registrato aumenti superiori alle attese.
In Spagna, dove il primo limite è stato il più stringente, il PIL è cresciuto di quasi il 20% rispetto al secondo trimestre del 2020. Al contrario, la crescita tedesca, all’1,5%, è stata alquanto deludente, soprattutto a causa degli attriti nell’offerta industriale Catene. Con la revoca delle restrizioni in primavera, l’attività è ripresa nella maggior parte dei settori, e più velocemente del previsto. “L’economia europea è in ripresa, tutte le misure necessarie sono messe in atto”e Ciao, 7 luglioValdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea.
Il commercio internazionale è stato mantenuto e le famiglie e le imprese si sono adattate alle restrizioni legate al Covid-19. Gli indicatori disponibili mostrano che i consumi privati sono rimbalzati e la fiducia dei consumatori è stata forte. Ma rimarrà tale nei prossimi mesi, visto che lo spread della variabile delta oscura la ripresa? Cosa ti aspetti per il resto dell’anno? Dallo scoppio del Covid-19 nelle nostre vite, sono trascorsi più di diciotto mesi e le previsioni sono particolarmente sensibili.
Recupero a due velocità
L’evoluzione dell’attività dipenderà dall’evoluzione della pandemia. “A causa dell’accelerazione della vaccinazione, la nuova ondata sarà necessariamente diversa dalle precedenti, Angel Talavera, dell’Oxford Economics, analizza in una nota sull’argomento. Il rischio di vedere gli ospedali sopraffatti dallo stress è inferiore, limitando la possibilità di ulteriori chiusure nazionali. “ Piuttosto assicurato. Ma si qualifica subito: “Le restrizioni alla restituzione, anche limitate, avranno comunque un impatto sull’attività”.
Nuove restrizioni ai viaggi internazionali potrebbero rallentare la ripresa del turismoAggiunge anche Jessica Hinds di Capital Economics. Ciò punirebbe in particolare l’Europa meridionale. Secondo le sue previsioni, la spesa dei turisti stranieri in Spagna tra giugno e agosto difficilmente supera il 40% degli importi raggiunti nello stesso periodo del 2019. Il 2 luglio, a fronte di nuovi casi, il Portogallo è già stato costretto a ripristinare la stabilità. Coprifuoco dalle 23:00 alle 5:00
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