NASA, ESA e K. Stapelfeldt (JPL); Trattare; Gladys Cooper (NASA/Università Cattolica d’America)
La NASA ha rilasciato un’immagine presa dal telescopio spaziale Hubble, che mostra un’anomalia nella costellazione di Orione.
Secondo l’agenzia spaziale statunitense, l’immagine mostra la Nebulosa Fiamma, nota come NGC 2024, una vasta regione di formazione stellare situata nella regione orientale della costellazione di Orione, a circa 1.400 anni luce dalla Terra.
Per saperne di più
La Nebulosa Fiamma fa parte del Complesso della Nube Molecolare di Orione, che include famose nebulose come la Nebulosa Testa di Cavallo e la Nebulosa di Orione.
La scoperta arriva mentre Hubble è alla ricerca di dischi protoplanetari, che sono dischi di gas e polvere attorno alle stelle che potrebbero formare nuovi sistemi solari.
Durante l’indagine, il telescopio ha trovato quattro protopianeti e quattro potenziali dischi in NGC 2024 e i dati hanno indicato che i dischi vengono erosi da intense radiazioni provenienti dalle stelle vicine, rendendo possibile che non abbiano mai la possibilità di formare pianeti.
L’immagine di Hubble si concentra sul nucleo scuro e polveroso della nebulosa, dove si trova un ammasso stellare, per lo più nascosto alla vista. Vicino (ma non visibile nell’immagine) è la stella luminosa Alnitak, la stella orientale nella cintura di Orione.
La radiazione del Nitac ionizza il gas idrogeno della Nebulosa Fiamma. Quando il gas inizia a raffreddarsi da uno stato energetico superiore a uno stato energetico inferiore, emette energia sotto forma di luce, provocando il bagliore visibile dietro i ciuffi di polvere arricciati.
NASA, ESA, K. Stapelfeldt (JPL), ESO, DSS2, D. De Martin; Trattare; Gladys Cooper (NASA/Università Cattolica d’America)
Gli scienziati della NASA hanno anche trovato tre oggetti in NGC 2024 e hanno usato il telescopio Hubble per misurare le loro masse nell’ammasso e hanno scoperto che sono nane brune, un tipo di oggetti deboli che sono troppo caldi e massicci per essere classificati come pianeti, ma sono anche troppo piccole e fredde per brillare come stelle. .
Fonte: phys.org