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La siccità precoce colpisce l’intera Europa, soprattutto il sud, come l’Italia. Lo stato di emergenza è stato dichiarato in cinque regioni del nord del Paese. Il fiume Po è quasi asciutto.
All’inizio dell’estate il fiume Brenta, a Bassano (Italia), era completamente asciutto, simbolo di un fenomeno senza precedenti che ha colpito il nord del Paese. Anche il fiume Po, principale arteria del Paese, giovedì 7 luglio non è più navigabile. Passavano ancora solo barche a fondo piatto. Il livello dell’acqua è eccezionalmente basso, meno di due metri di quanto dovrebbe essere. In 70 anni di misurazioni, i professionisti non hanno notato una tale scomparsa.
“Camminare sull’acqua come Gesù Cristo è qualcosa che non avremmo mai immaginato. Ma mostra la complessità della situazione. Dobbiamo prendere tutto questo sul serio: stiamo vivendo un momento molto urgente‘, si lamenta Giuliano Landini, capitano della nave Stradivari – Burrito. Negli ultimi giorni sono state adottate misure senza precedenti per salvare il resto dell’acqua, come accaduto a Milano (Italia).
In città, per decisione del comune, fu interrotta la fornitura delle principali sorgenti e svuotate le vasche. Inoltre, parte dell’acqua del canale che attraversa la città è stata interrotta. Vengono organizzati campi sportivi acquatici e lavaggio auto. A Milano, come a Verona (Italia), i residenti sono tenuti a legalizzare.
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