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La PTA italiana ha visitato anche i rifugiati di Lesbo

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La PTA italiana ha visitato anche i rifugiati di Lesbo

Prima di lasciare Roma oggi, il Presidente della Repubblica, Katrina Sakellaropoulou, ha visitato la Comunità di Volontariato Cattolico di Sant’Egidio.

In una struttura comunitaria per rifugiati nel centro di Roma, ha avuto l’opportunità di incontrare e chiacchierare con, tra gli altri, rifugiati afgani, somali e libanesi che stanno imparando l’italiano e frequentando corsi di formazione professionale.

Molte persone sono arrivate a Roma da Lesbo grazie ai corridoi umanitari.

Quest’anno sono arrivati ​​100 rifugiati nella Città Eterna di Lesbo. Con l’aiuto di metodi umani, sempre, e con la grande collaborazione di Sant’Egidio, ne arriveranno altri duecento entro i prossimi dodici mesi.

L’obiettivo è la loro piena integrazione nella società italiana, con la riabilitazione professionale e la partecipazione attiva della società civile.

Il Presidente della Repubblica ha parlato con i genitori dei bambini piccoli, che, in alcuni casi, a causa delle difficili condizioni di viaggio che devono affrontare, necessitano ancora di cure mediche.

“E’ con grande emozione che ho visitato il centro per rifugiati temporanei di Sant’Egidio e ho parlato con le persone sradicate dalle loro terre che cercano rifugio in paesi dove regnano pace e sicurezza. Questo centro apre davvero i ‘corridoi dell’umanità’. Serve il perseguitati che sono stati costretti a seguire il difficile percorso dello sfollamento per sfuggire alle guerre e alle persecuzioni in cerca di una vita migliore. È il focolare della generosità, della solidarietà, della protezione e dell’umanità, ha affermato la signora Sakellaropoulou, e la promessa di un futuro libero da paura, che può essere vissuta in libertà, dignità e sicurezza”.

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