Il grande salto: dopo 23 anni di intrattenimento su France 2, Laurent Rouquier condurrà lunedì un talk show di attualità su BFMTV. Ha detto in un’intervista all’Agence France-Presse che se la notizia non gli è nuova, “il cambiamento radicale è che sia su un canale di notizie”.
D: Come sarà questo programma quotidiano “Le 20H de Ruquier”?
R: “Sarà un programma di attualità della durata di un’ora, dalle 20 alle 21, con commenti, dibattiti e io che scommetto sulle notizie del giorno o su argomenti più esoterici. Ci saranno ospiti ed editorialisti – cosa di cui siamo ancora sorpresi.” – e Julie Hammett (giornalista di LCI, ndr), che metterà le informazioni nel contesto.
Devo avere un giornalista al mio fianco, nel caso ci siano novità. Se dobbiamo lasciare spazio per vivere, lo faremo, perché questo è il principio del meccanismo di ricezione dei suggerimenti, dei feedback e dei reclami dei clienti. Ma nel 90% dei casi parteciperemo maggiormente alla discussione”.
D: Il pubblico ti conosce attraverso l’umorismo e l’intrattenimento: è un cambiamento radicale?
R: “No, non per quanto mi riguarda, ma il cambiamento radicale è il supporto, la realtà di essere su un canale di notizie.
Da 30 anni leggo ogni mattina la stampa sul mio lavoro, compreso Grosses Têtes (che conduco quotidianamente alla radio RTL, ndr). E sono sempre stato un po’ un giornalista, cercando di trovare cose nel giornalismo che non tutti necessariamente vedranno.
Per divertimento ci sono le testone, ma per il resto sappiamo che posso indossare altri cappelli”.
D: Pensi che il pubblico sarà sorpreso?
R: “Sì e no. I miei artigli, i miei occhi al cielo e la mia indipendenza mentale saranno sempre lì, e in passato ho intervistato politici o fatto speciali su notizie che non erano divertenti, come gli attacchi del 2015.
Le persone che mi conoscono sanno che sono legittimo. “Anche se perdiamo alcuni che pensano che non lo sia, spero che saranno compensati da coloro che pensano che lo sia e che non hanno necessariamente guardato BFM.”
D: Invece, su altri canali, c’è il telegiornale delle 20:00, Cyril Hanouna, Pascal Braud, “Quotidien” o “C à vous”. Chi saranno i tuoi concorrenti?
R: “Tutti (ride)! No, non abbiamo deciso di essere concorrenti diretti con nessuno, ma stiamo cercando di attirare qualche spettatore su ogni canale. Se ci riusciamo, dovremmo riuscire a far crescere un po’ l’audience.”
Domanda: Il tuo programma sarà, come alcuni pensano, una controparte di sinistra dello spettacolo di Pascal Braud su CNews, a destra?
R: “Assolutamente no, perché ho sempre dato la parola a opinionisti di ogni opinione. Sono stato criticato molto: gente a sinistra per aver dato il tempo di trasmissione a Eric Zemmour, gente a destra perché dopo averlo dato a Emeric Caron ( prima della politica, lui (Entrambi sono suoi editorialisti, ndr).
La mia argomentazione migliore è dire: “Ho sempre avuto interlocutori di tutti i ceti sociali e continuerà ad essere così”.
D: Cosa ti ha fatto decidere di intraprendere l’avventura?
R: “È una sfida nella carriera; quando hai la mia età, 60 anni, e hai già fatto tante cose, è bello poter provare a reinventarti.
È stato inaspettato perché pensavo che sarei rimasto in France 2 questa stagione, ma poi le circostanze mi hanno fatto preferire partire.
Non sapevo dove, ero in contatto con TF1 e LCI, e con BFM, dove ho avuto l’opportunità di conoscere Marc-Olivier Vogiel (direttore generale del canale ed ex conduttore stellare, ndr). Il suo suggerimento mi colpì immediatamente. È così emozionante, non vedo l’ora fino a lunedì sera!
PR/CGU/ELC/BERRY/
Video – Laurent Roquier nello show di Lea Salama come ospite? Non c’è dubbio…
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