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la “V_V”, ovvero il racconto di una deriva cospiratoria contro la politica sanitaria

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Sono tecnici della manutenzione, venditori, titolari di PMI, insegnanti, ingegneri, agricoltori, pittori; dai 30 ai 50 anni, ha vissuto in Oriente, nel bacino di Parigi, a Montpellier o in Bretagna, vive fino ad allora senza incidenti. Nessuno era entrato in contatto con la polizia. Dieci membri di un piccolo gruppo denominato “V_V” sono sotto processo davanti al tribunale penale di Parigi, da lunedì 2 ottobre, per aver organizzato, nel 2021, raid molesti online contro due funzionari eletti e un medico, castigati e trattati come “nazisti” in centinaia di messaggi per il loro sostegno alla politica di vaccinazione portata avanti contro la pandemia di Covid-19.

La storia di “V_V” è quella della deriva di una minoranza convinta, attraverso letture e scambi sui social network, che la pandemia di Covid-19 fosse solo una cabala guidata da una cerchia di potenti per inoculare veleni nella popolazione e instaurare un controllo totalitario di opinioni. Ma gli importanti mezzi d’indagine dedicati a questo gruppo, che contava al massimo qualche centinaio di simpatizzanti in Francia, rivelano anche, implicitamente, la preoccupazione dello Stato di fronte a questi movimenti di protesta di nuovo tipo, nati durante la pandemia.

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È soprattutto per profonda convinzione che queste “Il signor e MMe Tutti “come definito da una fonte vicina alle indagini, ha aderito a “V_V”, un’organizzazione di “resistenza” nata in Italia alla fine del 2020. Il logo del gruppo, una doppia “V” – per la parola “vivere”“live” – il rosso che sporge da un cerchio, parodia quello di V per Vendettaun fumetto distopico sceneggiato da Alan Moore negli anni ’80, in cui un rivoluzionario anarchico combatte per la libertà nell’Inghilterra fascista.

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“Persone con cui potrei parlare facilmente”

Nel corso delle udienze, la maggior parte degli imputati in questo caso – i loro avvocati non hanno voluto parlare prima dell’udienza – descrivono lo stesso viaggio, che li ha portati dai social network più popolari, come Facebook, a piattaforme più marginali, come Odysee. oppure il russo VK, fino a “V_V”. Contrari alla vaccinazione contro il Covid – la maggior parte ammette di non essere vaccinata o si rifiuta di dire agli investigatori se lo è – cerca la solidarietà degli altri “resistente” non vaccinati di fronte a ciò che vivono come un grave attacco ai loro diritti. Leila F. non si muove di fronte ai gendarmi dell’Ufficio centrale per la lotta contro i crimini contro l’umanità e i crimini d’odio (OCLCH) che la interrogano: “Sono costretto a sottopormi a un trattamento sperimentale chiamato vaccinazione anche se ho gli anticorpi e sono stato malato di Covid. Dal momento in cui sono costretto a toccare il mio corpo, è nazismo. »

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