La Lancia Rally, soprannominata 037, è stata lanciata nel 1982. Tra i ripetuti titoli della Stratos e della Delta, ha portato alla Lancia anche un campionato costruttori nel 1983. La sua versione stradale è oggi molto rara.
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Max K
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La casa italiana Abarth ha appena lanciato una serie limitata di 695 in omaggio alla Fiat 131 Rally, che aveva preparato per i rally alla fine degli anni 70. Con successo, poiché la coupé ha portato alla sua squadra tre titoli mondiali tra il 1977 e il 1980. La 131 aveva dunque orgogliosamente subentrato alla Lancia Stratos, che ne aveva raccolte altrettante nel triennio precedente, per ragioni commerciali inerenti al gruppo Fiat. Ma le carte sarebbero state rimescolate per la stagione 1982 con l’esordio nel Gruppo B, categoria in cui le prestazioni non conoscevano quasi restrizioni. Solo l’obbligo di produrre 200 esemplari di ogni vettura iscritta per commercializzare una versione stradale fungeva da salvaguardia. Lancia è poi tornata all’attività nei rally con un’auto pensata per l’occasione: la giustamente chiamata Rally, nome in codice SE037, comunemente indicato come 037. Erano quarant’anni fa.
Grandi nomi dietro lo 037
Per progettare lo 037, Lancia si basa sulla sua Beta Montecarlo, la cui versione Turbo brilla già sui circuiti del Gruppo 5. Due telai a traliccio sono innestati nella parte anteriore e posteriore del telaio monoscocca. Questa struttura, sorretta ai quattro angoli da sospensioni a quadrilateri deformabili che evocano il mondo del motociclismo, si veste di una carrozzeria in poliestere e fibra di vetro firmata Pininfarina.
Il motore, installato nella posizione longitudinale centrale posteriore, è derivato da un blocco della berlina Trevi disegnato dal famoso ingegnere Aurelio Lampredi. Questo motore in lega leggera da 1.995 cc quattro cilindri 16 valvole è rielaborato da Abarth e dotato di un compressore volumetrico a lobi chiamato Volumex. È collegato alle ruote posteriori solo tramite un cambio ZF a cinque marce.
Una piccola supercar per la strada
Al Salone di Torino del 1982 Lancia presentò il Rally stradale, il cui motore dotato di carburatore a doppio corpo sviluppava ufficialmente 205 CV. Con un peso di 1.170 kg, il coupé può raggiungere i 220 km/h secondo i suoi progettisti.
Nel processo debuttò nei rally la 037 da corsa, riconoscibile in particolare per il suo imponente spoiler posteriore. Il suo motore beneficia di un sistema di iniezione al posto del carburatore. Abbastanza per sviluppare 260 CV, mentre il peso della vettura è ridotto a 960 kg secondo la sua scheda tecnica. Tra il 1982 e il 1983, Lancia produce ufficialmente 200 vetture, 53 delle quali saranno utilizzate dalla fabbrica in competizione. Diverse fonti menzionano inoltre 22 prototipi.
Dura lotta con l’Audi nel rally
Nel 1982 l’Audi vinse il campionato mondiale di rally con la Quattro a trazione integrale, che fece un debutto più che notevole. Lo 037 è meno potente, ma anche meno pesante. Beneficia anche del comportamento equilibrato specifico della sua architettura meccanica e gode di una certa velocità di manutenzione grazie a un design intelligente per la meccanica. Secondo Lancia, bastano dodici minuti per sostituire il cambio. La 037 ha riportato il titolo del produttore al marchio nel 1983 nelle mani di Walter Röhrl e Markku Alén, dietro ai quali brilla anche Adartico Vudafieri nello 037 della squadra del Jolly Club. In questa stessa squadra, il pilota Miki Biasion ha vinto undici delle dodici gare del Campionato Europeo Rally su Lancia 037.
Il Rally Lancia, quarant’anni dopo
La 037 ha proseguito la sua carriera sportiva fino al 1985 con importanti aggiornamenti. In particolare vede la sua cilindrata raggiungere 2.111 cm³, la sua potenza 305 CV (ufficialmente) e il suo peso 1.020 kg. Ma l’Audi Quattro si dimostrò più forte nel 1984 e l’anno successivo la Peugeot vinse il titolo con la 205 Turbo 16 di nuova concezione. Nel 1986 Lancia sostituì la 037 con la Delta, le cui molteplici evoluzioni gli hanno conferito non meno di sei titoli di costruttore consecutivi. Ma questa è un’altra storia. Ad oggi, la Lancia 037 è l’ultima vettura a due ruote motrici a vincere il titolo costruttori nei rally.
Spesso all’ombra delle Stratos e delle Delta con carriere più lunghe, che la incorniciano storicamente, la Lancia Rally è oggi tanto più rara in quanto molti esemplari stradali sono stati convertiti in auto da corsa dai loro proprietari. E poche auto rimangono oggi. Nondimeno ha la sua comunità di appassionati, e recentemente la giovane casa italiana Kimera, fino ad allora specializzata nella manutenzione e nel restauro di Lancia Sportives, ha svelato una rivisitazione in chiave moderna del Rally, denominata EVO37. Per celebrare il quarantesimo anniversario della sua illustre ispirazione, ha preso parte al raduno di Monte Carlo 2022 nelle mani di Petter Solberg.
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