Il coronavirus ha scavalcato il campionato di Serie A dopo appena tre giorni. Lo ha fatto contagiando diversi giocatori e dando vita all’episodio Juventus-Napoli, per cui giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha parlato nelle ultime ore. Il caso della partita non giocata all’Allianz Stadium, infatti, ha già surriscaldato il clima e alzato la tensione a livello delle guardie soprattutto in casa napoletana, dove la punizione è stata ovviamente accolta con grande rabbia. Dopo lo shock della sentenza (perdita al tavolo e nessuna penalità), Il Napoli di Aurelio De Laurentiis si prepara quindi a quello che sarà la seconda metà di questa lunga partita “ virtuale ”.
I prossimi passi e la strategia difensiva del Napoli
Il primo passo (obbligatorio) per il club campano sarà il ricorso: prima alla Corte d’Appello FIGC, poi eventualmente al Collegio di Garanzia CONI. Se non bastano gradi di giustizia sportivaIl Napoli potrà finalmente tornare all’ordinario recandosi direttamente al tribunale del Tar: una linea difensiva che potrebbe portare ad una lunga attesa (probabilmente mesi) prima di giungere a una conclusione definitiva. L’obiettivo principale degli avvocati di Napoli, nel tentativo di ribaltare la sentenza, è quello di smantellare la tesi del giudice sportivo che ha punito la società per aver deciso di non partire per Torino prima dello stop ufficiale dell’ASL, è arrivato ufficialmente solo di domenica.
L’inchiesta sulla violazione del protocollo e il rischio di una nuova sanzione
Tuttavia, anche gli avvocati di De Laurentiis potrebbero dover rispondereun’altra linea di inchiesta aperta dopo l’episodio dell’Allianz Stadium. Il giudice sportivo Mastrandrea ha infatti deciso solo dell’assenza della squadra allo stadio, e non del rispetto o meno del protocollo. Su questo punto importante sta indagando il procuratore federale, che vuole sapere se c’è stato qualsiasi violazione del protocollo a cura del club campano. Se ritenuto colpevole, il Napoli rischia quindi un nuovo rigore in classifica.
window._fpcmp.push(function(gdpr) { !function(f,b,e,v,n,t,s) {if(f.fbq)return;n=f.fbq=function(){n.callMethod? n.callMethod.apply(n,arguments):n.queue.push(arguments)}; if(!f._fbq)f._fbq=n;n.push=n;n.loaded=!0;n.version='2.0'; n.queue=[];t=b.createElement(e);t.async=!0; t.src=v;s=b.getElementsByTagName(e)[0]; s.parentNode.insertBefore(t,s)}(window, document,'script', 'https://connect.facebook.net/en_US/fbevents.js'); fbq('init', '2062554930705272'); fbq('track', 'PageView'); //fbq('track', 'ViewContent'); //send custom checkpoints event (function () { var checkPoints = [10, 20, 40, 60, 90, 120, 180, 240, 300].sort(function(a, b) { return a - b; }); //seconds var checkPointIndex = 0; var f = function(){ var data = { instant: checkPoints[checkPointIndex] }; console.log("[FB PIXEL] send custom event ViewContentCheckPoint ", data, " on account " ,"2062554930705272" , " currentTime in seconds ", new Date().getTime() / 1000); fbq('trackCustom', 'ViewContentCheckPoint', data); checkPointIndex++; if(checkPointIndex < checkPoints.length) { setTimeout(f, (checkPoints[checkPointIndex] - checkPoints[checkPointIndex-1]) * 1000) } }; if(checkPoints.length){ setTimeout(f, checkPoints[checkPointIndex] * 1000) } })(); });