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Liguria, via libera ai test rapidi per i medici di base. Oggi, 432 nuovi positivi su 5149 tamponi

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Liguria, via libera ai test rapidi per i medici di base.  Oggi, 432 nuovi positivi su 5149 tamponi

Sopra, il briefing serale con la stampa per la regione Liguria

Genova – Lo sono 432 nuovi contagi Covid-19 in Liguria registrato nelle 24 ore considerate nel flusso dati tra Alisa e il ministero. È quanto emerge dal bollettino della Regione Liguria, che riporta tre morti 13 ottobre: ​​un uomo di 79 anni e un uomo di 95 anni sono morti all’ospedale San Paolo di Savona e un uomo di 64 anni è morto a Rapallo.

Vengono quindi segnalati al altri due morti (dati non ancora validati per l’inserimento nei flussi ministeriali): sono morti il ​​14 ottobre al pronto soccorso di Sanremo un 54enne residente in Sicilia e un genovese di 86 anni morto oggi al pronto soccorso del Policlinico San Martino di Genova.

In Liguria saltano verso cifra record di 5149 i campioni prelevati. Le persone attualmente ricoverate sono 342 (+27), di cui 26 in terapia intensiva. Le persone isolate in casa sono 2.771 (+11), per un totale di 3.113 attualmente sieropositive.

Verso i test rapidi con i medici di famiglia

La Regione Liguria ha siglato un accordo con i medici di base per l’esecuzione di campioni molecolari rapidi per la diagnosi di covid. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore di Alisa Walter Locatelli e il presidente dell’Ordine dei Medici di Genova Alessandro Bonsignore. Gli esami verranno svolti in spazi predisposti dalle ASL, negli uffici dei medici di base ove previsto o in alcuni casi direttamente a domicilio. I test saranno gratuiti per i pazienti. “Si tratta di un’attività di sanità pubblica svolta in collaborazione con la medicina locale”, ha spiegato al riguardo Locatelli. Quanto ai medici, ha detto Bonsignore, “lo faranno su base volontaria con riconoscimento economico, fornitura di personale e supporto per la fase burocratica”. “A breve è prevista anche una convenzione con la pediatria familiare – ha detto Locatelli di Alisa -. Non era tecnicamente possibile concluderla oggi, ma già oggi dà un contributo formidabile alla gestione del percorso scolastico. “.

Bucci: “Arrivano adeguamenti all’ordinanza sulla tipologia dei club”

“Abbiamo ricevuto molti feedback sulla decisione di chiudere i cerchi nelle quattro aree urbane ad alta circolazione di virus e abbiamo scoperto che ci sono diversi tipi di cerchi, quindi proveremo a lavorare con la Regione stasera per approfondire. un elenco di regole precise in base alle quali si possono svolgere determinate attività “. Lo ha detto Marco Bucci, sindaco di Genova, durante il punto stampa del Covid, dando una risposta ai dirigenti dei locali della città. il raduno è inevitabile, ma altri simili a enti pubblici e altri dove si svolgono ancora attività diverse, si cercherà – ha detto il sindaco – di consentire l’apertura se non c’è rischio di contagio e per venire incontro alle esigenze di ciascuno, ma teniamo presente che la priorità assoluta è la salute dei cittadini “.

Toti: “A Genova 6 nuove strutture per l’assistenza a media intensità”

A Genova entro ottobre saranno aperti sei centri per la cura del coronavirus a media intensità: i primi due la prossima settimana, gli altri quattro la settimana successiva, per un totale di 150 posti letto. Lo ha annunciato stasera il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel briefing stampa sull’emergenza coronavirus, confermando che alcuni quartieri di Genova restano l’area da vigilare in Liguria a causa della crescita del contagio. “L’obiettivo delle nuove strutture sarà quello di non farci passare alla fase 4 del nostro piano sanitario – ha aggiunto – Cresce la pressione al pronto soccorso, aumentano i ricoveri, principalmente di complessità assistenziale medio bassa, la terapia intensiva continua a oscillare sotto i 30, il bilancio delle vittime rimane notevolmente inferiore rispetto alla scorsa primavera

Toti: “Il numero di morti resta basso”

“Il numero dei decessi rimane basso rispetto a marzo, grazie alla qualità delle cure nei nostri ospedali. Attraverso un accordo con i medici di famiglia, speriamo di migliorare la capacità di follow-up e facilitare l’assistenza sanitaria. Stiamo anche discutendo con aiuti pubblici per fornire supporto logistico ai medici ”ha dichiarato il Presidente della Regione Giovanni Toti, durante il punto stampa serale.

San Martino, riapre il reparto “Fagiolone”, con 20 posti letto

A San Martino di Genova riapre questa sera alle ore 20.00 il reparto al 3 ° piano del nuovo padiglione laboratori, denominato “Fagiolone” in fase di chiusura, fino a 20 posti letto. Il servizio è gestito da internisti e anestesisti secondo il modello, già sperimentato con successo, di gestione congiunta multidisciplinare.

Coronavirus in Liguria, i numeri della seconda ondata(di Raffaele Mastrolonardo)

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