L’Inter ha esonerato la Juventus dall’ultimo titolo rimasto mettendo le mani sulla Coppa Italia (4-2 t) dopo una partita di colpi di scena, scandita da due rigori assegnati ai nerazzurri, mercoledì a Roma.
I due rigori, che hanno permesso all’Inter di pareggiare 2-2 per strappare i tempi supplementari e poi prendere il vantaggio nella mezz’ora supplementare, susciteranno sicuramente infiniti replay e discussioni.
Ma è stato l’affamato Simone Inzaghi ad alzare la Coppa in questo stadio che ha frequentato per due decenni, da giocatore e poi da allenatore della Lazio.
La sua Inter può ancora sognare un triplete nazionale-Coppa-Supercoppa, a patto di raggiungere il Milan in testa alla classifica a due giorni dalla fine.
La Juventus concluderà la sua prima stagione senza scudetto in oltre un decennio (2010/11).
Giorgio Chiellini ha perso l’occasione di vincere un 20esimo e ultimo trofeo con i bianconeri prima di lasciare probabilmente il club, all’età di 37 anni. E il suo allenatore Massimiliano Allegri, escluso per aver contestato con troppa virulenza, quella di essere stato il primo tecnico a vincere cinque volte la Coppa Italia.
– Falli di Bonucci e De Ligt –
Il fluido della vittoria, che accompagna da tempo Allegri, è infatti passato nelle vene di Inzaghi e della sua Inter, non necessariamente più brillante in questo match ma che è riuscita a rimontare con compostezza dopo essere stata sotto 2-1.
Approfittando di un avvio lento della Juventus, l’Inter ha sbloccato rapidamente la partita con un tiro perfettamente arricciato di Nicolò Barella che ha lasciato insensibile il portiere del Torino Mattia Perin (7°).
Ma una volta entrati in finale, i bianconeri si sono subito messi in pericolo.
Cadde prima su un buon Samir Handanovic, impeccabile su rasoterra di Paulo Dybala (23°), poi su cross di Dusan Vlahovic (24°) e colpo di testa di Matthijs De Ligt (30°).
Ma il portiere sloveno, abbastanza logicamente, ha finito per cedere in un incredibile avvio di ripresa che ha visto la Juve ribaltare la situazione in due minuti: su tiro di Alex Sandro (50°) poi su incursione a tutto asse di Vlahovic, perfettamente lanciato da Dybala (52°).
L’Inter, punita per il suo atteggiamento troppo attendista, è poi corsa al pareggio ma Perin è intervenuto perfettamente davanti a Matteo Darmian (55°) poi Federico Dimarco (71°).
Alla fine è bastata la sequenza di rigori – un classico di questa stagione tra i due club – per portare l’Inter in vantaggio.
L’arbitro ha sanzionato prima un intervento di Leonardo Bonucci su Lautaro Martinez per permettere a Hakan Calhanoglu di pareggiare (80°), poi un fallo di De Ligt ai supplementari per offrire un nuovo rigore succeduto questa volta da Ivan Perisic (99°).
I torinesi sono stati storditi, la loro panchina infuriata, tanto più che tre minuti dopo Perisic ha piegato la causa (102°)!
Per la Juventus la stagione va bene. Per l’Inter può ancora finire sul più bello.
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