Pazzo con un’alta mentalità nazionale. Scuole e aziende si adeguano al giorno della gara e al giorno dopo. Tutti i titoli dei giornali inglesi adornano la nazionale inglese, la sua bandiera, i suoi giocatori e il loro allenatore. Tutti parlano di una partita storica che sarà più che vincere la coppa. Nella cronaca c’è il conto alla rovescia per la partita di domenica, mentre tutto è stato organizzato affinché nessuno perda la battaglia dell’Inghilterra contro l’Italia.
Già domenica è stato deciso di chiudere anticipatamente i supermercati, in modo che i dipendenti possano seguire la partita dal primo minuto. Le scuole elementari hanno permesso agli studenti di essere in ritardo lunedì e il governo ha chiesto ai datori di lavoro di essere più flessibili sui potenziali ritardi per i propri dipendenti. In questa frenesia, la bandiera di San Giorgio sventola per le strade, stretta, anche nell’appartamento del primo ministro Boris Johnson. L’ispirazione per lo sforzo nazionale è stato l’allenatore della nazionale inglese Gareth Southgate, che ieri ha cercato di risvegliare lo spirito combattivo degli inglesi e ha invitato la nazione e la sua squadra a “sentirsi orgogliosi dei successi del paese nella sua lunga storia e a lasciarsi alle spalle per un mentre tutti i suoi lati negativi”.
Signore, allenatore dell’Inghilterra?
Rivedremo il primo ministro Boris Johnson con la maglia della nazionale?
Con una mossa molto britannica, il paese inglese sta già valutando di dare il titolo di “signore” al Ct dell’Inghilterra Gareth Southgate, ma anche al capitano Harry Kane, se riusciranno a vincere la coppa. Si sta valutando anche la possibilità di un ulteriore giorno di riposo ad agosto in onore dell’eventuale vittoria del campionato. La verità è che per gli inglesi, che in ogni occasione gridano ‘It’s homecoming’, questa è una questione nazionale 55 anni dopo che i Tre Leoni hanno fallito nel loro sport preferito. Sarà anche un tumulto psicologico dopo un anno difficile per il Regno Unito a causa della pandemia e, naturalmente, della svalutazione della valuta che stanno vivendo dalla Brexit.
Anche Ursula von der Leyen, presidente del Comitato anglofilo, nonostante abbia trascorso i suoi anni da studente a Londra, ha sostenuto apertamente la nazionale italiana. “La Coppa rimarrà a casa, cioè nell’Unione europea”, ha detto il commissario greco Margaritis Choinas. Domani alle otto di sera, ora di Wembley, 60.000 spettatori assisteranno alla partita. A parte un migliaio di tifosi italiani che hanno ottenuto un biglietto, il ministro dei Trasporti Grant Sabs ha avvertito che qualsiasi altro italiano che cercasse di venire nel Paese per questo scopo non sarebbe stato accettato…
Zoe Katzaginaki, Londra
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