L’Italia e le sue regioni sono competitive nelle tecnologie verdidopo scuola Centro Ricerche Enrico Fermi (Cref), depositato presso Cnel il 25 gennaio, in collaborazione conIstituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna e il Forum sulla disuguaglianza e la diversità.
Analisi di ricerca tecnologia rispettosa dell’ambiente, che rappresenta un importante strumento per ridurre e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche un’opportunità per rivitalizzare interi settori economici. Lo sostiene infatti lo studio La transizione verde non è incompatibile con lo sviluppo, ma può stimolare l’economia e creare buoni posti di lavoro; Inoltre, una minore disuguaglianza è associata a un maggiore potenziale di tecnologia verde.
Competitività delle tecnologie verdi in Europa. La ricerca di Cref si è concentrata sull’Europa 28+ (l’Unione Europea con Regno Unito, Macedonia, Montenegro, Norvegia, Svizzera e Turchia) e sul periodo 2000-2016, quando il 30% delle innovazioni verdi globali sono state sviluppate in Europa. Quarta Italia Al livello della Spagna al 4% (era il 3% nel 2000) in volume Brevetti verdi Primo piano, guidato dalla Germania con il 46%. Per quanto riguarda l’idoneità della tecnologia verde[1]L’Italia è al quinto posto dopo Germania, Inghilterra, Francia e Austria.
Competitività tecnologica verde in Italia. Nel 2016, l’Italia ha concentrato le sue capacità di tecnologia verde su quattro settori chiave principali:
- riduzione dei gas serra nel settore energetico;
- protezione del clima nei trasporti;
- protezione del clima nell’edilizia;
- Protezione del clima nella produzione di merci.
nel settore energeticoL’Italia ha visto aumentare i brevetti legati alla produzione di energia rinnovabile e alle tecnologie in grado di ridurre le emissioni di gas serra. in zona di trafficoUna delle categorie più rappresentative è quella dell’autotrasporto, che comprende tecnologie a batteria, veicoli elettrici e ibridi, per migliorare l’efficienza dei veicoli con motori a combustione interna e l’utilizzo di carburanti alternativi. nella gestione dei rifiutiUna parte significativa dei brevetti verdi è stata depositata per le tecnologie di riutilizzo, riciclo e recupero dei materiali. Finalmente, nel contesto dell’adattamento ai cambiamenti climaticiUna percentuale dei brevetti è evidenziata per proteggere la salute, ad esempio per mantenere la qualità dell’aria.
Competitività tecnologica verde delle regioni italiane. I risultati della ricerca dimostrano che in quindici anni le regioni italiane hanno fatto un balzo in avanti nella competitività delle tecnologie verdi in Europa. Là Lombardia (È anche la regione con il maggior numero di brevetti verdi attivi) e Il Lazio è la regione italiana più competitiva, ma anche Emilia-Romagna, Toscana e Liguria stanno crescendo e sono tra le regioni europee con la maggiore capacità tecnologica rispettosa dell’ambiente. Piemonte e Marche perdono competitività, occupando una posizione intermedia, mentre la Sicilia è la regione meridionale più performante. figura la tecnologia verde Energia rinnovabile Tra quello Liguria E Toscana Hanno ottenuto i migliori risultati, seguiti da Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Campania e Puglia.
ordine pubblico. La ricerca mostra che l’empowerment tecnologico è un processo graduale e quello La capacità delle tecnologie verdi di essere influenzate da tecnologie non verdi. ordine pubblico Gli obiettivi sono necessari per sfruttare e sviluppare il potenziale di entrambi compensazione delle disuguaglianze regionali Omogeneizzazione del potenziale scalabile per la trasformazione ecologica in tutta Europa.
Tra i risultati, la ricerca ribadisce l’importanza dell’adozione Una visione per l’analisi regionale strutturale e granulareÈ importante identificare le specializzazioni locali e regionali delle competenze tecnologiche non verdi e verdi attraverso la mappatura al fine di individuare tecnologie compatibili con il know-how italiano, come le energie rinnovabili.
di Monica Susy
origine del tappo: pesca a partire da 123rf.com
[1] Fitness tecnico verde È una misura della competitività verde e delle capacità dei sistemi di innovazione nazionali e regionali. Tuttavia, l’altra misura utilizzata dallo studio èidoneità economica e complessità (EFC), È stato recentemente approvato dalla Commissione europea e dalla Banca mondiale, consentendo un’analisi dettagliata applicabile alla transizione ecologica Il livello di competitività di ciascun paese: Un nuovo approccio ai big data sviluppato dal Gruppo Cref per analizzare dinamiche economiche globali sempre più interconnesse.
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