Le autorità italiane hanno ordinato l’immobilizzazione di due navi di salvataggio di migranti a causa della violazione della controversa nuova legislazione, portando il totale a tre in 48 ore, hanno annunciato mercoledì (23 agosto) le ONG interessate.
L’organizzazione spagnola Open Arms ha dichiarato di essere stata multata di 10.000 euro e che la nave che porta il suo nome è stata sequestrata martedì dopo che l’equipaggio ha ignorato le istruzioni delle autorità di non effettuare due operazioni di salvataggio nel Mediterraneo.
La ONG tedesca Sea-Eye annuncia che verrà multata di 3.000 euro anche la sua nave Sea-Eye 4 è stata immobilizzata dopo aver effettuato tre operazioni di salvataggio, che secondo lei hanno raccolto 114 persone.
Entrambe le navi hanno violato una recente legge che impone alle navi delle ONG di tornare in un porto scelto dalle autorità italiane tra un salvataggio e l’altro.
Lunedì, ilauroradella ONG tedesca Sea-Watch, era stata sequestrata ai sensi di un’altra disposizione di tale legge, per aver sbarcato migranti in un porto non scelto dalle autorità italiane.
La nuova legislazione è stata approvata quest’anno dal governo della leader di estrema destra Giorgia Meloni nel tentativo di frenare gli arrivi, anche se i migranti caricati sulle navi delle ONG non rappresentano solo una frazione del totale.
“Ci sarebbero stati dei morti”
Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia più di 105.000 migranti, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati del Viminale.
Secondo l’ONU, da gennaio più di 2.000 migranti sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
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Open Arms ha riferito che la sua nave si stava dirigendo verso il porto di Carrara, scelto dalle autorità italiane, quando l’equipaggio è venuto a conoscenza di una chiamata di soccorso proveniente da Alarm Phone, un numero utilizzato dai migranti che incontrano difficoltà durante la traversata. Questo avviso “riguardava due navi in pericolo a sud di [sa] posizione”, ha dichiarato. L’informazione è stata confermata da un aereo di sorveglianza di una ONG.
In assenza di una risposta immediata da parte delle autorità italiane a questa richiesta di soccorso, l’equipaggio della nave Open Arms spiega di aver rispettato il diritto marittimo internazionale effettuando il salvataggio.
La nave fu quindi ordinata “di abbandonare le ricerche e proseguire verso il porto prescelto, poiché le autorità avevano preso in mano la situazione”ma senza fissare una scadenza, secondo Open Arms.
L’imbarcazione ha quindi proseguito la sua rotta e venerdì ha raccolto 132 persone, nel corso di un’operazione durata due ore “durante la quale non si è presentata alcuna imbarcazione delle autorità, confermando ancora una volta che queste persone erano alla deriva”. L’imbarcazione si è poi diretta a Carrara, dove è stata sequestrata.
Secondo Sea-Eye, il Sea-Eye 4 è stato sequestrato nel porto di Salerno (Sud) per “avendo effettuato più di un’operazione di salvataggio”, Giovedì e venerdì. “Se non lo avessimo fatto ci sarebbero stati dei morti”, assicura Gorden Isler, funzionario dell’organizzazione, in un comunicato stampa. La legislazione italiana lo è “contrario al diritto internazionale, che obbliga un capitano a soccorrere persone in pericolo in mare”nota.
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