Parigi (75) Lo chef abruzzese tre stelle è stato scelto da Bulgari hotels & resorts per interpretare la cucina italiana di molti dei suoi ristoranti nel mondo, tra cui quello di Parigi.
Nico Romito sta per conseguire il diploma che aprirà la strada alla carriera in economia e finanza, quando il padre muore nel 2000. La sua decisione è presa, la vendita della trattoria del padre è imminente. Eppure, tra le pentole e gli utensili da cucina del ristorante di famiglia, è invitata la convinzione che il suo posto non sia da nessun’altra parte. Da allora il ristorante Reale, Rivisondoli, paese abruzzese dove è nato, si è imposto sulla scena gastronomica, fino ad ottenere una terza stella Michelin nel 2013.
Non sorprende quindi che il gruppo italiano Bulgari gli affidi dal 2017 i menu dei suoi ristoranti (ma anche quelli della colazione e del servizio in camera) dei suoi hotel a Duba, Shanga, Pechino, Milano e poi Parigi lo scorso dicembre. Si occuperà anche degli stabilimenti a venire, Roma compresa, prevista per il prossimo anno. Questa scelta è l’espressione di un desiderio condiviso di scrivere un nuovo capitolo della cucina italiana nel mondo, portando le tradizioni culinarie de La Botte, in un’interpretazione contemporanea ed elegante.
Cucina classica e creativa
Il menù de Il Ristorante – Niko Romito di Bulgari Paris propone una passeggiata tra i grandi classici (vitello tonnato, spaghetti e pomodoro, braciola di vitello alla milanese, tiramis…), e proposte più creative (insalata di ortaggi a radice, calamari con succo di carota, maialino croccante con salsa all’arancia, gelato alla ricotta di bufala…). Si rinnova ogni stagione. I prodotti freschi (pesce, carne, verdure) sono di provenienza locale, le specialità provengono dall’Italia, tra cui molti ingredienti che beneficiano delle denominazioni di origine: culatello di Zibello, parmigiano reggiano biologico Vacche Rosse, nodini di mozzarella di bufala campana, o tradizionale DOP 12 -aceto balsamico di un anno. Un menu condiviso da € 115 include antipasto, primo (pasta o riso), piatto principale e contorno e dessert. Il biglietto medio di 80 euro a pranzo sale a 120 euro a cena. Non è da meno la carta dei vini, ricca di 800 referenze, orchestrata dal capo sommelier Gabriele Del Carlo.
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