Mercoledì 19 gennaio 2022 – 11:28
Gli elementi dell’Ufficio nazionale per la lotta ai reati economici e finanziari del Brigato nazionale di polizia giudiziaria, sulla base di accurate informazioni fornite dagli interessi della Direzione generale della vigilanza del territorio, sono riusciti, ieri, martedì, ad arrestare sette persone; Tra di loro c’è una guardia giurata operante nello stato di sicurezza di Casablanca e una persona ricercata a livello nazionale, sospettata di essere collegata a una rete criminale coinvolta in sequestro di persona, detenzione e impersonificazione regolamentata dalla legge a scopo di estorsione, partecipazione e occultamento di oggetti ottenuti da un reato.
Secondo le informazioni preliminari della ricerca, cinque sospetti hanno attirato la vittima, che è attiva in valuta estera illegale, dopo aver stipulato con lui un falso accordo per trasferire valute digitali della categoria “Bitcoin”, prima di impersonare funzionari di polizia e arrestarlo in una zona tropicale alla periferia di Casablanca allo scopo di esporlo a ricatti.
E le ricerche e gli interventi di sicurezza, secondo un rapporto della Direzione Generale della Sicurezza Nazionale, hanno consentito l’arresto degli indagati in flagranza di reato conducendo una falsa operazione di perquisizione all’interno dell’abitazione della vittima nella zona “Dar Bouazza” alla periferia di Casablanca, con l’obiettivo di sequestrare somme di denaro ottenute da presunti trasferimenti illeciti.
Le ispezioni effettuate nell’ambito della presente causa, in particolare presso l’abitazione della presunta vittima, hanno portato al sequestro di un’importante somma di circa un miliardo e 148 milioni di centesimi di moneta nazionale. Mentre le procedure di perquisizione nelle abitazioni dei sospettati hanno consentito il sequestro di telefoni cellulari, una motocicletta e quattro auto, uno di loro ha trovato due armi bianche e un vano portaoggetti sospettato di essere imbrigliato per scopi criminali.
I cinque indagati direttamente coinvolti nella commissione di tali atti criminosi, oltre al fratello del poliziotto arrestato e alla sua fidanzata, nonché alla presunta vittima di tali reati, sono stati tenuti in custodia teorica a disposizione dell’indagine giudiziaria vigilata dal competente Pubblico Ministero; Al fine di determinare tutte le circostanze, le circostanze e gli antefatti di questo caso, e per monitorare i suoi possibili collegamenti e incroci con il reato di riciclaggio di denaro, nonché per rivelare l’origine dei fondi sequestrati in questo caso e le strade del loro esborso illecito .