DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA Alla fine ha dovuto arrendersi. Boris Johnson, durante una drammatica conferenza stampa televisiva, ha annunciato a secondo blocco nazionale: da giovedì prossimo tutti i negozi “non indispensabili”, oltre a pub e ristoranti, dovranno chiudere; salvare invece scuole e università, ma lo sfollamento interno sarà fortemente scoraggiato. Le misure rimarranno in vigore fino al 2 dicembre, nella speranza che in qualche modo “salveranno” il Natale.
Lo scenario del marzo scorso si è ripetuto: quando, uno ad uno, i paesi europei hanno deciso di chiudere, Johnson ha continuato a resistere agli appelli dei suoi stessi consiglieri scientifici. Anche questa volta il premier britannico ha insistito fino a ieri sul fatto che si debba fare di tutto per evitare un blocco diffuso: ma nel frattempo la strategia delle chiusure locali si è rivelata del tutto insufficiente. Ed è stato costretto a un’altra umiliante battuta d’arresto.
Già a settembre esperti governativi chiedevano un blocco di due settimane per interrompere la curva dell’infezione: la loro richiesta è stata respinta in nome della necessità di prevenire un collasso economico. Johnson aveva preferito introdurre un sistema di restrizioni locali, a seconda della gravità della situazione: e mentre il nord dell’Inghilterra era caduto nella categoria ad altissimo rischio, anche a Londra era stato vietato in un pub o in un ristorante con gli amici. . Ma a metà ottobre si è presentato il Sage, il comitato di esperti che sostiene il governo un dipinto da incubo: nello scenario peggiore ma ragionevole, la seconda ondata di coronavirus sarebbe finita per provocare fino a 85.000 morti, molto più dei 45.000 registrati finora da marzo. E nei giorni successivi, la curva di contagio ha iniziato ad aumentare a un ritmo ancora più rapido del previsto in questo stesso scenario: nelle ultime 25 ore si sono verificati 21.915 nuovi casi e 326 morti per coronavirus.
A questo punto Johnson, anche lui sotto la pressione di diversi ministri del suo governo, non ha più potuto resistere. Ma la domanda ora: quanto durerà davvero il secondo blocco? E se non funziona? L’idea filtrata dal governo che la Gran Bretagna dovrà prepararsi per un lungo inverno, con forme di restrizione in vigore fino ad aprile. La battaglia è appena iniziata.
31 ottobre 2020 (modifica il 31 ottobre 2020 | 21:11)
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