Un poster da sogno e il derby di Milano: le semifinali di Champions League presenteranno un programma eccezionale dopo le qualificazioni al Manchester City, mercoledì 19 aprile, a scapito di Bayern Monaco (1-1) e Inter, espulse. Benfica (3-3). E così il club inglese vedrà frapporsi i campioni in carica del Real Madrid – con all’orizzonte una fantastica partita d’attacco tra Erling Haaland e Karim Benzema – mentre l’Inter se la vedrà con i rivali del Milan.
Per raggiungere i quarti di finale, il Manchester City ha subito uno shock mercoledì sera in casa del Bayern Monaco (1-1) dopo aver fatto gran parte del lavoro all’andata con una vittoria per 3-0. Dominati, i cittadini hanno approfittato della mancanza di realismo dei tedeschi, problema ricorrente ultimamente a Monaco.
Due occasioni hanno chiarito perfettamente questa osservazione nel primo tempo: un duello mancato da Leroy Sane, ma tirato perfettamente da Jamal Musiala, contro Ederson (17′)H), e la risposta iniziata da Kingsley Coman ai supplementari, con una scivolata di Musiala che ha permesso alla difesa del City di recuperare (45+2).
Haaland sbaglia un calcio di rigore e segna
Scossa, la squadra di Pep Guardiola sarebbe potuta rientrare serenamente negli spogliatoi con un gol di vantaggio, se Haaland non avesse sbagliato tutto al 37esimo.H Un minuto, generoso rigore assegnato dalla gomitata di Dayot Upamecano che ha colto il pallone con delicatezza, avendo difeso gran parte dell’occasione con le mani dietro la schiena.
Infine, è grazie alla nuova azione senior di Monaco che Koeman si è portato ancora una volta al 57esimoH Nel momento in cui il City è ricorso al bancone clinico grazie all’indistruttibile Haaland. All’inizio e alla fine del match con Kevin De Bruyne, il norvegese, con l’aiuto di Dayot Upamecano scivolando sul terreno unto dell’Allianz Arena, non ha perso un’altra occasione per segnare il suo dodicesimo gol nella competizione, per uccidere ogni suspense e abbassare di parecchi toni l’atmosfera in campo (0-1).
Il gol del pareggio di Joshua Kimmich che ha trasformato un calcio di rigore è stato assegnato dal fallo di mano di Manuel Akanji all’83esimoH Minuto, il Bayern è stato semplicemente autorizzato a salvare l’onore (1-1) e ha il diritto di guardare l’allettante Real City in TV. Sarà una grande rivincita nelle semifinali della scorsa stagione, che il Real Madrid, guidato da Benzema, ha vinto dopo i tempi supplementari nella gara di ritorno in casa. In panchina si svolgerà anche il duello dei giganti tra l’italiano Real Carlo Ancelotti (quadruplo vincitore della Champions League) e lo spagnolo Pep Guardiola del Manchester City (due volte vincitore con il Barcellona). Finale anzitempo, con il vantaggio per le Nazionali di ospitare il ritorno a metà maggio all’Etihad Stadium.
Inter Clinica
Dal canto suo l’Inter, ultima squadra italiana ad aver alzato la Coppa dei Campioni (2010), ritrova le sue ultime quattro partite nel torneo, tredici anni dopo l’ultima apparizione a questo livello. Per presentare ai tifosi nerazzurri un nuovo ed entusiasmante derby europeo contro i rossoneri, l’Inter è stata particolarmente cinica, segnando tre volte sui tre tiri in porta della partita.
Come all’andata a Lisbona, il disco Nicolò Barella ha aperto le marcature, dopo una perfetta sequenza di corner destro, tiro da sinistra, dopo uno scambio con Lautaro Martinez (1-0, 14H). Il leader del campionato portoghese ha avuto il vantaggio di non separarsi. E dopo una punizione pericolosa di Alex Grimaldo (30H), il norvegese Fredrik Ursnes ha battuto Denzel Dumfries per pareggiare con un colpo di testa (1-1, 38H).
C’erano ancora due possibili gol all’intervallo nell’intervallo, gli Eagles hanno provato ad aumentare la pressione, ma senza serietà. E l’Inter ha sfruttato alla perfezione gli spazi che si sono aperti per chiudere l’affare, prima con un’accelerazione di Federico Demarco che Martinez ha chiuso (2-1, 65).H) e poi arricciato da Joaquín Correa (3-1, 78H).
Se la speranza di giocare una semifinale di C1 per la prima volta dal 1990 era svanita, il Benfica non si è voluto fermare qui, strappando il pareggio all’estremo grazie ad Antonio Silva (3-2, 86.H) e Pietro Mosè (3-3, 90+5).
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Non abbastanza per guastare la festa di San Siro, che sta per ribollire tra poche settimane per la terza opposizione 100% milanista in Champions League, due decadi dopo le prime due. Entrambe le volte i rossoneri si sono qualificati. Ma dopo essere uscita da un girone difficile con Bayern Monaco e Barcellona e aver superato il doppio ostacolo portoghese, il Porto Benfica, l’Inter non avrà nessuna voglia di lasciare la finale di Istanbul per la rivale del Milan.