Duecentomila cittadini oggi a Roma hanno partecipato alla mobilitazione dei tre maggiori sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, secondo gli organizzatori. La richiesta principale, ascoltata dal podio di piazza San Giovanni, era l’immediato scioglimento di tutti i partiti e le organizzazioni legate, direttamente o indirettamente, al fascismo.
All’incontro di oggi hanno partecipato il segretario del Partito Democratico di centrosinistra Enrico Letta, Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e leader del Movimento Cinque Stelle, e il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.
“Diciamo no al fascismo, sì al lavoro, alla sicurezza e ai diritti”, hanno detto i vertici sindacali italiani.
“Stiamo parlando di una mobilitazione che non è solo apartitica, ma difende i diritti di tutti i connazionali”, ha aggiunto Mauricio Ladini, segretario del più grande sindacato del Paese, Siegel. È l’organizzazione sindacale che è entrata nei suoi uffici, una settimana fa, e ha causato grandi disastri e nuovi elementi fascisti e vaccini. Oggi, grazie a rigide misure di sicurezza, le organizzazioni di estrema destra non hanno registrato provocazioni contro i manifestanti.
Ha fatto scalpore, infine, la dichiarazione del segretario della Lega, Matteo Salvini, quando gli è stato chiesto di commentare l’esito della mobilitazione di Roma, ha affermato che “per fortuna non ci sono più fascisti” e che “per l’Europa l’unica il vero pericolo è il terrorismo islamico”.
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