Tredici. La Scuola Francese di Matematica è stata nuovamente insignita, martedì 5 luglio, della Medaglia Fields, onorificenza assegnata ogni quattro anni dal 1936, durante il Congresso Internazionale dei Matematici, per i progressi nella disciplina compiuti da ricercatori di età inferiore ai 40 anni. .
Hugo Dominelle Cobain, 37 anni ad agosto, era studente all’Ecole Normale Supérieure di Ulm Street, come altri dieci suoi predecessori patriottici, ma la “partita” si ferma qui. Come solo altri due prima di lui, non fece la sua tesi a Parigi, né si sottomise al CNRS. Un professore di master all’Università di Orsay all’epoca, Wendelin Werner (medaglia Fields nel 2006), suggerì nel 2008 di proseguire la sua tesi in Svizzera, presso l’Università di Ginevra, con il vincitore del Future Fields Prize 2010, Stanislav Smirnov. “Alla fine della discussione della mia tesi, un funzionario universitario mi ha offerto un lavoro!”ricorda Hugo Dominelle Cobain, che ha espletato senza intoppi le formalità per essere nominato nel 2013.), ora incoronato con otto medaglie Fields, e che si stabilì nella sua città da adolescente, a Boris-sur-Yvette (Essonne). “Siamo contenti di questo successo, che conferma la validità del nostro modello, in quanto i nostri insegnanti hanno grande libertà, assistenza amministrativa che li mette a proprio agio e la possibilità di lavorare con molti visitatori per lunghi periodi di tempo”Saluti, Emmanuel Olmo, Direttore di IHES.
La coincidenza della location fa sorridere il nuovo vincitore, che probabilmente all’epoca non sapeva nulla di questa prestigiosa istituzione. Proprio come non sapeva, quando stava prendendo le sue lezioni, Wendelin Werner ha vinto la medaglia Fields. O come ricorda, due giorni prima del test, doveva superare il totale. “Temevo di essere il primo giocatore regolare a saltare questa competizione!”Non troppo convincente, è stato lanciato Hugo Duminil-Copin, che si classificherà al secondo posto dopo ampie revisioni orali. Un grado coerente con il grado dei suoi anziani.
Il tipo di calcio dell’acceleratore, o “schiaffo” Come dice, era un’abitudine. Arrivato dalla periferia al Lycée Louis-le-Grand, a Parigi, all’inizio dell’anno è stato ultimo nella classe élite, prima di diventare primo.
Rigore, intuizione e curiosità
“Quattro potenziali vincitori in cinque promozioni faranno parlare la gente”Dice con un sorriso colui che ha scelto questo campo di possibilità grazie al suo mentore “eccezionale” Poi Jean-Francois Le Gall. “Infatti, preferisco dire che mi occupo di matematica e fisica, piuttosto che di probabilità, perché concilia due passioni infantili, matematica e fisica, la prima per il rigore e la seconda per l’intuizione e la curiosità di comprendere i fenomeni naturali”.
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