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Al confine tra Italia e Francia il problema dei minori non accompagnati è sempre più complesso. Proprio ieri sera, 28 aprile, una trentina di loro sono arrivati sul versante francese e l’invio di rinforzi della polizia non risolve il problema di fondo.
Hanno davanti agli occhi il paese dei loro sogni ma hanno ancora un’ultima frontiera da varcare. Originari della Guinea, giovani che si dichiarano minorenni si sono appena visti rifiutare l’ingresso in Francia dalla polizia italiana. Omar ha lasciato il suo Paese tre anni fa, un viaggio difficile. Dice di essere stato abusato. Dall’inizio dell’anno sono entrati nel Paese 1.837 migranti minori Alpi Marittime. I confini tra Italia e Francia sono attentamente monitorati. È quindi principalmente in treno che arrivano sul territorio.
Centri francesi insufficienti
Alla stazione di Mentone (Alpes-Maritimes), prima fermata dopo l’Italia, ogni vagone viene accuratamente ispezionato dalla polizia. Una volta arrestati, i migranti vengono portati nei locali della polizia di frontiera. Gli adulti vengono riportati in Italia mentre i minori sono protetti e devono essere accolti dalla Francia. Il Consiglio dipartimentale, che deve occuparsi dei minori, dispone di sei centri di accoglienza. Ma nelle ultime settimane non bastano più.
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