La Federcalcio internazionale (FIFA) ha annunciato mercoledì che all’Ecuador potrebbe essere impedito di partecipare alla Coppa del Mondo 2022 dopo aver avviato una “procedura disciplinare” per considerare il caso di un giocatore.
Il giocatore in questione, Byron Castillo, è nel mirino perché la sua nazionalità è contestata dalla Federcalcio cilena, avversario ecuadoriano nelle qualificazioni ai Mondiali in Qatar a novembre e dicembre. Sarebbe già colombiano…
“La FIFA ha deciso di aprire provvedimenti disciplinari volti ad esaminare la possibile squalifica di Byron David Castelo Segura” per gli spareggi con l’Ecuador, rileva il Consiglio di amministrazione del World Football. La sua commissione disciplinare è stata sospesa dopo una denuncia presentata dal Cile in merito alla “possibile falsificazione di documenti che concedono la cittadinanza ecuadoriana” al giocatore, è stato riferito.
Il Cile spera…
Il terzino destro dell’FC Barcelona Guayaquil, ecuadoriano, ha partecipato alle due partite di qualificazione che si sono svolte a settembre e novembre 2021 contro il Cile. Se la nazionale cilena vincesse entrambe le partite sul tappeto verde, potrebbe arrivare quarta nelle qualificazioni ai Mondiali in Qatar.
La commissione disciplinare della FIFA esaminerà il caso di Byron Castillo, che potrebbe mettere a repentaglio il posto dell’Ecuador nella Coppa del Mondo.
In una dichiarazione, la FIFA ha anche affermato che il Perù è stato “invitato” a partecipare.
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Henry Bushnell 11 maggio 2022
Il Cile, che ha pareggiato 0-0 in Ecuador il 5 settembre 2021 e poi sconfitto 2-0 in casa il 17 novembre 2021, è arrivato settimo nella regione di Amsud mentre l’Ecuador, quarto in classifica, si è qualificato per la Coppa del Mondo in Qatar. Con questo appello, il Cile spera che l’Ecuador venga punito e possa disputare il Mondiale al suo posto.
La Federazione cilena ha confermato che “ci sono infinite prove che il giocatore sia nato in Colombia, nella città di Tomaco, il 25 luglio 1995, e non il 10 novembre 1998 nella città ecuadoriana di Playas”.
La Federcalcio ecuadoriana (FEF) ha respinto le accuse, affermando che Byron Castillo era “debitamente registrato presso l’autorità legale competente” e aveva “tutti i documenti nazionali in regola”.