reportage
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In assenza della possibilità di esibirsi sul palco a causa della pandemia e delle restrizioni sanitarie, l’Associazione Yapluk’A nei villaggi rurali organizza la consegna di mini spettacoli a domicilio con un finanziamento del consiglio comunale.
«Tra dieci minuti te ne vai ! » All’interno di una bella casa alla fine di un grande vicolo, a due passi dal centro del paese di Fuschel (Waze), con una popolazione di 250 abitanti, la domenica mattina si affolla. Due musicisti, un mago e narratore, e una manciata di volontari corrono in tutte le direzioni, maglioni arancioni sulla schiena e maschere sul naso. Alcuni danno un’ultima occhiata al loro programma quotidiano sorseggiando un caffè fumante, altri scaldano i loro gadget e danno gli ultimi ritocchi ai loro outfit. C’è un dolce mix di euforia, tensione e vero cameratismo nell’aria.
Carte sotto il braccio, telefono in mano, Cecile ricorda le istruzioni: “Spettacoli da quindici e venti minuti, non di più, altrimenti arriveranno tutti in ritardo. Invia messaggi alla chat ogni mezz’ora per assicurarti di essere puntuale. Non dimenticare : tempo, tempo, tempo ! » Sono passate ormai tre settimane da quando, insieme al suo lavoro di educatrice specializzata, la trentenne ha pianificato questa giornata di maratona. Possiamo riassumere così: tre villaggi rurali nel nord dell’Oise (Fuchelle, Porcicourt e Larbrewe), quattro artisti locali e 41 piccole performance nei giardini dei residenti.
Dall’inizio dell’anno, l’Associazione Yapluk’A, creata due anni fa per lo sviluppo della cultura nelle aree rurali, ha raddoppiato iniziative simili: offrendo spettacoli domestici, …
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