Il via libera dato dalla Commissione Europea al piano di rilancio italiano regala all’Italia, primo Paese beneficiario dell’European Recovery Fund, ricche opportunità e prospettive per la sua economia e le sue imprese.
Il 22 giugno il Piano Nazionale di Risanamento e Resilienza (“Piano Nazionale di Recupero e Resilienza”PNRR, il via libera della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, aprendo un nuovo capitolo per l’Italia ricco di opportunità di ripresa e prospettive positive per l’economia, con una crescita del PIL prevista intorno al 4,7 nel 2021 e 4,4 nel 2022, secondo l’Istat .
L’Italia sarà il Paese europeo che beneficerà più di tutti gli altri Paesi dei fondi RRF (Struttura di recupero e resilienza) pari a 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi di euro di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro di prestiti. I fondi, però, non verranno prelevati automaticamente: l’Italia dovrà dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi intermedi e finali prefissati per poter ottenere tutte le risorse messe a disposizione dall’UE. Pertanto, l’obiettivo principale del governo Draghi è garantire l’attuazione dei progetti elencati nel PNRR, aprendo la strada a una crescita economica strutturale.
Le feu vert de la Commission européenne a été donné avec l’approbation d’une avance de 25 miliardi di euro, qui entrera dans les caisses de l’État d’ici l’été et dont près de la moitié devra être avanté End dell’anno.
La fase di avvio del Domain Name Registry (PNRR) è il test critico del ciclo da seguire per non rischiare di perdere bene i finanziamenti, rischiando così di aumentare deficit e debito. Per evitare questo rischio e garantire la realizzazione dei progetti, saranno rafforzati gli interventi già in corso, come il Piano Nazionale di Transizione 4.0 (PNT 4.0).“Piano nazionale di transizione 4.0”), ovvero il Corporate Investment Tax Incentive Program che supporta le imprese italiane nella loro trasformazione digitale, e il Fondo Simest per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati esteri al fine di promuovere Fatto in Italia.
Ma come viene regolamentato il PNRR? Quali sono i suoi compiti e obiettivi?
Il PNRR si articola in 6 compiti, 16 componenti e 48 aree funzionali di intervento per il raggiungimento degli obiettivi economici e sociali definiti nella strategia di governo.
Il Task 1, “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” (“Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura”), cui sono stati stanziati 40,73 miliardi di euro, mira a rafforzare la competitività e la produttività del Paese, con misure volte a favorire la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle imprese e la promozione del patrimonio culturale e turistico, senza dimenticare le fondamentali e importanti riforme della pubblica amministrazione e della giustizia.
Il La seconda missione, “Rivoluzione verde e trasformazione ambientale” (“Rivoluzione verde e transizione ecologica”), è quella a cui l’Italia ha deciso di destinare la maggior parte del piano, con un finanziamento di 59,33 miliardi di euro. L’obiettivo principale è accelerare la trasformazione ambientale, puntando sull’efficienza energetica degli edifici e sulla resilienza ai cambiamenti climatici che interessano alcune aree del nostro Paese.
Il Task 3, “Infrastrutture per la mobilità sostenibile” (“Infrastrutture per la mobilità Sostenibile”), mira a creare un sistema infrastrutturale in grado di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, aumentando la mobilità di massa, raddoppiando il traffico ferroviario all’alta velocità e modernizzando l’infrastruttura. Per questo obiettivo sono stati stanziati 25,13 miliardi di euro.
Con uno stanziamento di 30,88 miliardi di euro, il Compito 4, “Istruzione e ricerca” (“Istruzione e Ricerca”), mira a promuovere lo sviluppo di un’economia knowledge-intensive, competitiva e resiliente, introducendo competenze fondamentali e conoscenze applicate coerenti con le sfide della modernità e della resilienza nelle scuole dell’obbligo e secondarie. Corsi di laurea a specializzazione progressiva.
Le donne che lavorano, l’aumento delle opportunità di lavoro per i giovani, il riequilibrio delle diverse regioni del paese e il miglioramento delle politiche di giustizia sociale e di welfare fanno parte di questo processo. Compito 5 “Inclusione e coerenza” (“Inclusione e Coesione”), su cui l’Italia ha speso 19,81 miliardi di euro.
Infine, il Sesta missione “Salute” (“Omaggio”), con un finanziamento di 15,36 miliardi di euro, finalizzato al miglioramento delle infrastrutture e delle attrezzature tecnologiche, alla promozione della ricerca e dell’innovazione e allo sviluppo delle competenze tecniche, professionali e digitali e del personale amministrativo.
Il piano presentato dal governo Draghi e approvato dalla Commissione Europea ha subito solo lievi modifiche, confermando la struttura degli obiettivi spalmati sull’intero periodo e le riforme previste a partire dal 2021, con un chiaro controllo sull’utilizzo. È stato così meticolosamente stabilito fin dall’inizio che la presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Questo livello di investimento senza precedenti, insieme a riforme decisive, aiuterà a ricostruire l’economia italiana e prepararla per il futuro. NextGenerationEU aiuterà gli italiani a guardare di nuovo al futuro con fiducia e spirito. Di ambizione, e ne sono orgoglioso. Ora è il momento di iniziare, saremo al tuo fianco in ogni fase del percorso per rendere questo progetto un successo italiano ed europeo”.
Per quanto riguarda i termini e le modalità di ammissibilità a tali fondi, esclusi gli interventi sul Piano Nazionale di Transizione 4.0 e il sostegno all’internazionalizzazione, di cui sono note le modalità operative, altri non sono stati ancora comunicati.
Aziende: requisiti di idoneità e modalità di accesso
A causa della complessità dei requisiti di ammissibilità e delle modalità di accesso, sarà necessario che le aziende siano affiancate da professionisti esperti in finanza sponsorizzata, al fine di orientarsi e poter così massimizzare le possibilità di fruire delle eccezionali opportunità offerte dal PNRR a sostegno del loro piano di crescita aziendale.
In collaborazione con Alessandro Revolta – Partner di Pirola Corporate Finance
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