Le autorità regionali hanno prorogato fino a domenica l’allerta meteo rossa e disposto l’immediato sgombero delle frazioni particolarmente esposte al maltempo.
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Fiumi allagati, case sommerse, borghi tagliati fuori dal mondo e un pesante bilancio umano: 14 morti. Più di 36.000 persone sono state sfollate a seguito delle inondazioni che stanno devastando l’Italia nord-orientale, ha annunciato sabato 20 maggio la regione Emilia-Romagna.
I rovesci non conoscendo tregua, le autorità regionali hanno prorogato fino a domenica l’allerta meteo rossa. Sabato le autorità ravennate hanno disposto l’immediato sgombero delle frazioni particolarmente esposte. Le inondazioni hanno già causato più di 305 frane e danneggiato o tagliato più di 500 strade nella regione.
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha detto che ci vorrà “mesi, e in alcuni punti forse anni” riparare strade e infrastrutture.
Giorgia Meloni lascia anzitempo il vertice del G7 per andarci domenica
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha annunciato sabato che lascerà prematuramente il vertice del G7 a Hiroshima, in Giappone, per tornare in Italia e affrontare la crisi. “Francamente non posso stare così lontano dall’Italia in un momento così complicato”, ha detto in una conferenza stampa. Ha anche ringraziato le 5.000 persone – membri delle squadre di soccorso e volontari – che stanno aiutando le vittime colpite dalle inondazioni.
Sabato, un elicottero che partecipava ai tentativi di ripristinare l’elettricità si è schiantato sabato vicino a Lugo, ferendo una delle quattro persone a bordo, hanno detto i vigili del fuoco.