Ricoverato, mercoledì pomeriggio, ufficialmente per una bronchite infettiva ma, in verità, per un infarto, afferma il sito italiano “Dagospia” generalmente piuttosto bene informato, Papa Francesco, 86 anni, non potrà presiedere la messa delle Palme Domenica, che apre le celebrazioni della Settimana Santa.
Brutte notizie per i romani che seguono da vicino l’evolversi della salute del sovrano pontefice. Tuttavia, la notizia sarebbe piuttosto buona. “Il Santo Padre ha trascorso una notte tranquilla, liscia come l’olio”, afferma l’agenzia di stampa italiana Ansa, che ha raccolto le testimonianze delle persone nei pressi dell’appartamento riservato ai pontefici e situato al decimo piano del Policlinico Gemelli. Inoltre, medici e infermieri sono particolarmente ottimisti, aggiunge l’Ansa.
Giovedì sera, l’équipe medica ha comunicato che François stava ricevendo un trattamento antibiotico, che ha portato a un “notevole miglioramento” del suo stato di salute.
La faccia rotta
Giovedì mattina la stampa italiana aveva dedicato le sue aperture al nuovo ricovero del papa. “Forza Francesco”, titolava il quotidiano di ispirazione cattolica Avvenire. Gli altri media avevano fatto una scelta completamente diversa pubblicando, in prima pagina, una drammatica fotografia del papa, il volto sconfitto e sorretto a distanza da un membro della security, al termine dell’udienza generale. “Guarda questa foto, poco rassicurante, in ogni caso non ci verrà detta la verità, il Vaticano è specializzato in disinformazione”, infastidisce Caterina Scaglia. Da due giorni questo siciliano molto cattolico prega per la guarigione del Papa.
La folla davanti al Policlinico Gemelli
Davanti al Policlinico Gemelli, una folla di giornalisti in rappresentanza della stampa italiana e dei media di tutto il mondo ha trasformato il prato in un gigantesco set televisivo. I flash dei fotografi puntati in direzione del decimo piano crepitano, i giornalisti si scambiano le ultime notizie. Un gruppo di passanti si ferma per chiedere loro del Papa. Sta meglio? Potrà almeno celebrare la messa di Pasqua? I pazienti escono dall’ospedale e parlano della presenza del sovrano pontefice, che non ha cambiato nulla nel funzionamento dei vari servizi. Raccontano la loro emozione e dicono che pregheranno per lui, affinché si riprenda in fretta. Ma sentiamo che, dietro queste parole, si nasconde una domanda: e ora, cosa accadrà?