Fino a giovedì 2 marzo, gli appassionati di cinema potranno assistere a una quarantina di proiezioni, di cui 30 film italiani, a Pézenas. Condivisione e scambi con professionisti del settore sono anche nel programma di questo ricco evento.
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Contemporaneamente alla cerimonia del César 2023 a Parigi, a chilometri di distanza gli abitanti di Pézenas hanno avuto la possibilità di optare per una serata più intima di celebrazione del cinema. In occasione dell’apertura della 60a edizione del Incontro cinematografico, la sala Molière a Pézenas era esaurita. Per una settimana è il cinema del “Bel paese” ad essere onorato da questo evento. Un’occasione per il pubblico francese di scoprire opere emblematiche della VII arte italiana. “La cosa fantastica del cinema italiano è che rimane senza tempo. Lo facciamo viaggiare attraverso i nostri ricordi di un cinema italiano più classico fino a un cinema più contemporaneo che è sotto i riflettori al festival”spiega Julien Paolini, regista franco-italiano.
“I francesi amano l’Italia, amano mangiare italiano, andare in vacanza in Italia e guardare film italiani, mi stupisco sempre di vedere teatri pienissimi davanti a opere italiane”, aggiunge Julien Paolini. In totale, nella sala Molière si troveranno 31 film transalpini su una quarantina. Sono attesi relatori di prestigio, in particolare la docente Luisa Prudentino, che si avvicinerà alla cinematografia italiana attraverso un prisma analitico. Sarà presente anche l’attrice e regista Myriam Boyer per parlare del suo legame con la settima arte.
Scambi e preferiti
Un festival guidato ogni anno da un team di volontari, che offre momenti di scoperta, ma anche momenti di scambio tra spettatori e attori del mondo del cinema. “C’è la storia del cinema italiano. Negli anni ’60 e ’70 quest’ultimo era tanto sotto i riflettori, tanto importante. Poi c’è stata una leggera flessione. Ma per molti spettatori questa anteriorità rimane ancora presente”afferma Martine Lassalle, presidente della Federazione dei cineclub mediterranei.
Venerdì 24 febbraio il film I bambini rubati di Gianni Amelio uscito nel 1992 è stato presentato nell’ambito della manifestazione. La storia di una siciliana accusata di aver prostituito la figlia di 11 anni. Dopo la seduta, gli spettatori sembrano commossi. “Trovo che sia un argomento piuttosto delicato e poco evidenziato al cinema, quindi l’ho trovato molto interessante”, dice una ragazzina.
“Gli incontri di Pézenas“, fino al 2 marzo.
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