I pezzi continuavano a scontrarsi tra loro, creando molta polvere e neve. Alcuni pezzi caddero su Saturno o fluttuarono nello spazio. Questo vale ancora oggi e si prevede che in un lontano futuro gli anelli scompariranno completamente.
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Scoperta degli anelli di Saturno
Non è sempre stato noto che Saturno avesse degli anelli.
Qualche centinaio di anni fa, un astronomo di nome Galileo osservò il cielo attraverso uno dei primi telescopi. Quando lo usò per osservare Saturno, scoprì che il pianeta somigliava in qualche modo alla testa di un orsacchiotto con grandi orecchie. Pensò che potesse essere composto da tre pianeti.
Anni dopo, gli astronomi utilizzarono telescopi migliori e si resero conto che Saturno era circondato da quello che sembrava un grande disco piatto.
Inizialmente gli astronomi pensavano che il disco stesse entrando in collisione con Saturno. Un astronomo di nome Christian Huygens credeva che il disco che circonda Saturno fosse un oggetto solido, come un anello attorno a un dito. Un altro astronomo, Giovanni Cassini, fu il primo a notare che l’anello non era pieno e che c’era spazio tra i pezzi.
Oggi sappiamo che gli anelli sono fatti di polvere lunare e rocce. Poiché Saturno è così lontano dal sole, è un pianeta molto freddo. Ciò significa che le rocce negli anelli di Saturno sono molto ghiacciate. Alcuni sono addirittura fatti interamente di ghiaccio, come i globi di neve. Gli anelli di Saturno sono così luminosi perché il ghiaccio riflette fortemente la luce solare.
Inviando sonde spaziali su altri pianeti e scattando immagini ravvicinate, si è scoperto che anche Giove, Urano e Nettuno hanno anelli. Ma questi anelli sono più sottili e difficili da vedere dalla Terra. Si è anche capito che questi pianeti hanno molte lune, alcune più piccole della Luna terrestre e altre più grandi.
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