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Quando un Apollo italiano danza con Bacco

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Nella mitologia greca, è il dio delle belle arti e della bellezza. Accolto nel pantheon romano, viene talvolta chiamato Febo. Ma Apollo rimane Apollo, simbolo della bellezza maschile. E sabato 1 luglio ha visitato Bacco, dove ha danzato sui gradini del suo tempio, in omaggio alla vita, all’amore, alle gioie e alla festa.

Roberto Bolle, uno dei più grandi ballerini della scena attuale, rimane, a 48 anni, una visione che merita la sua fama mondiale. 77 chili di muscoli scolpiti in un corpo virtuoso alto 1,87 m. Ma è soprattutto il sentimento, questo indefinibile je-ne-sais-quoi, che fa di questa sagoma allenata una visione di grazia intrisa di poesia.

Il gala di Roberto Bolle and Friends dà il via in grande stile al Baalbeck Festival 2023. Press Photo Agency

Primo ballerino al mondo ad essere contemporaneamente Star del Teatro alla Scala di Milano e primo ballerino dell’American Ballet Theatre di New York, Bolle, che si è esibito con il suo gala di Roberto Bolle and Friends in location esclusive – come il Colosseo a Roma , Piazza Duomo a Milano, Piazza Plebiscito a Napoli, Piazza San Marco a Venezia o le Terme di Caracalla – contenuta a stento la sua gioia nel calcare i gradini del Tempio di Bacco, ammissione scivolata durante una conversazione a bastoni rotti con L’Orient Le Jour.Il suo gala al Baalbeck Festival, presentato sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia in Libano e dell’Istituto Italiano di Cultura, è un’aggiunta naturale alla sua prestigiosa lista di vincitori.

Una serata che celebra anche i lavori di restauro effettuati, per un totale di 2,5 milioni di euro finanziati dal governo italiano attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), nei templi romani, all’interno del tempio di Bacco e sul sei colonne del tempio di Giove, classificato come patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

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Lo ha detto lui stesso: quando sei giovane, “vuoi imparare la tecnica alla perfezione. Ma più avanziamo, più ci rendiamo conto che in questa forma artistica la cosa più importante è l’emozione. Riuscire a dare il massimo – a volte sbagliando – ma dare il massimo, arrivare al pubblico con classe, eleganza e cuore. Questa è l’essenza della danza. “Sabato sera, l’essenza era lì. In dosi concentrate, a volte omeopatiche, ma davvero benefiche.

Spettacolo di danza sulla scalinata del Tempio di Bacco. Agenzia fotografica per la stampa

Un programma misto di balletto classico e danza contemporanea che spazia dal Don Chisciotte di Ludwig Minkus a una coreografia di Marius Petipa, con i danzatori Liudmila Konovalova e Bakhtiyar Adamzhan, alla Sinatra Suite coreografata dall’americana Twyla Tharp, compreso un magnifico duetto di Bolle e Travis Clausen-Knight su Les Indomptés di Wim Mertens con una coreografia di Claude Brumachon rivisitata da Benjamin Lamarche.

Schizzi dall’estetica radicalmente diversa, coronati da una scena finale che ha fatto sobbalzare gli spettatori dalle loro sedie in una fervida standing ovation. La Sfera, musica di Alessandro Quarta coreografata da Mauro Bigonzetti, con violino solo di Alessandro Quarta presenta Roberto Bolle con una grande sfera d’argento. È un duello tra Sisifo e la sua roccia? O un Atlante che stoicamente porta il mondo sulle sue spalle?

In entrambi i casi, la saggezza antica si unisce all’eroismo moderno. Un altro modo, forse, di dire: questo mondo ha perso la testa…

Va notato che il Baalbeck Festival accoglie domenica 2 luglio l’ensemble al-Kindi con lo sceicco Hamad Daoud ei dervisci rotanti di Damasco. Venerdì luglio è previsto anche un dialogo musicale libanese-iberico, ideato da Nacho Arimany, con musicisti di entrambe le sponde del Mediterraneo – accompagnati da una ballerina di flamenco, dalla cantante libanese Fabienne Daher e dal coro dell’Università Saint-Joseph diretto da Yasmina Sabbah 7 in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna. La star libanese Melhem Zein sarà sotto i riflettori venerdì 14 luglio e per chiudere il festival domenica 16 luglio, la cantante francese Imany accompagnata da 8 violoncelli di Voodoo Cello rivisita i successi della musica pop internazionale.

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Nella mitologia greca, è il dio delle belle arti e della bellezza. Accolto nel pantheon romano, viene talvolta chiamato Febo. Ma Apollo rimane Apollo, simbolo della bellezza maschile. E sabato 1 luglio ha visitato Bacco, dove ha danzato sui gradini del suo tempio, in omaggio alla vita, all’amore, alle gioie e alla festa.Roberto Bolle, uno dei più…

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