ALe farfalle Heliconius non sono mai state fan dell'apprezzamento. Occupano le valli e le foreste del Sud America da milioni di anni, quindi farsi notare era un requisito per la loro sopravvivenza. Hanno tutti la fortuna, infatti, di essere immangiabili, caratteristica ereditata dalle piante di passiflora su cui crescono i bruchi. Ma i predatori devono ancora essere denunciati. Pertanto, l’evoluzione ha fornito loro segnali colorati che avvertono gli uccelli. Pericolo, non toccare! Sottolinea che alcune specie, a volte molto distanti, condividono una tradizione che ha affascinato i naturalisti fin dai tempi di Charles Darwin.
Con l’articolo pubblicato mercoledì 17 aprile, Sul sito della rivista natura, un consorzio internazionale di ricercatori, presenterà ancora una volta Heliconius. Agli occhi degli scienziati di tutto il mondo questa volta. Il team, co-guidato dall'Università di York nel Regno Unito e dall'Università di Harvard negli Stati Uniti, ha dimostrato che questo tipo di… Altezza dell'Eliconio Nasce dall'incrocio di altri due: Heliconius pardalinus E Heliconius melpomene. Ce n’è abbastanza per provocare un cambiamento serio nella nostra rappresentazione di quello che abitualmente chiamiamo l’albero della vita.
Lo abbiamo imparato tutti a scuola: col tempo, per molto tempo, i rami corrispondenti alle specie ancestrali si sono staccati dando origine a nuove specie. Le rotture più comuni derivano dalla comparsa di barriere geografiche (fiumi, montagne, ecc.). I due gruppi fisicamente separati si sono evoluti in specie a sé stanti. Altri vincoli ambientali (predatori, dieta, ecc.) hanno agito allo stesso modo, dividendo ogni volta la specie in due parti. Naturalmente, il progresso scientifico ha migliorato questo schema. Quindi, due specie potrebbero scambiarsi geni: si pensi al 2% dei geni che abbiamo ereditato dai Neanderthal. L'albero è diventato un arbusto. Ma da questi miscugli non nacque nessuna nuova specie. Almeno nel mondo animale.
Nelle piante sono stati osservati numerosi processi di speciazione per ibridazione: due piante danno origine a una terza pianta. Ma per raggiungere questo obiettivo, quest’ultima combina i genomi delle due piante originarie raddoppiandone il numero di cromosomi. La biologia animale esclude ufficialmente questa possibilità.
Ancora oggi la sua riproduzione è possibile
Dopo dieci anni di collaborazione, il team composto da James Mallett, dell'Università di Harvard, e Kanchun Dasmahapatra, dell'Università di York, insieme a molti altri ricercatori – in particolare provenienti dal Sud America e… dalla Francia – è riuscito a dimostrare che questa ibridazione aveva effettivamente portato alla creazione di… Umani. Un nuovo tipo di farfalla. Per raggiungere questo obiettivo, gli scienziati hanno intrapreso un lavoro dettagliato che include il monitoraggio in natura, la conduzione di studi genetici approfonditi e l’ibridazione in cattività.
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