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Un sindaco del sud Italia si prepara a una battaglia politica e popolare dopo aver annunciato lo scarico di 6mila tonnellate di rifiuti nella sua città, l’ultimo capitolo di un conflitto durato due anni tra il governo del suo Paese e la Tunisia.
Secondo il quotidiano “The Independent”, il comune di Serre, in provincia di Campania, è stato designato come deposito per 213 contenitori di rifiuti illegali esportati in Tunisia nel luglio 2020, prima di essere riconsegnati nuovamente domenica.
In effetti, la spedizione è stata inviata in Tunisia due anni fa con il pretesto di rifiuti riciclabili, in base ad accordi congiunti tra paesi ricchi alla ricerca di opzioni di riciclaggio a basso costo e paesi in via di sviluppo alla ricerca di nuove fonti di reddito.
Dopo mesi di colloqui, venerdì i due paesi hanno raggiunto un accordo per spedire i rifiuti alla città portuale di Salerno in Italia
Ma nessuna soluzione definitiva è stata trovata per il rottame metallico tossico, che martedì è stato trasportato da Salerno a Bersano, un villaggio rurale vicino a una riserva naturale presidiata dal World Wide Fund for Nature, dove sarà immagazzinato per 6 mesi.
“Non vogliamo sprechi e ci opporremo con tutti i mezzi“, ha dichiarato al quotidiano Larbeccia il sindaco di Serre, Franco Minilla, invitando i cittadini a radunarsi davanti alla discarica per protestare contro la decisione degli enti locali campani di utilizzare il proprio comune come “discarica”.
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