Da tempo molti indirizzi parigini hanno sviluppato un’offerta di pizza e pasta nei loro menu. Ma l’onda transalpina investe la capitale già da diversi anni. Abbiamo già spiegato in queste colonne come Cécile Cazeaux abbia trasformato la vecchia Tête d’or (Paris 1er) in una trattoria, ribattezzata Casanova.
Qualche settimana fa è stata la volta di un’istituzione parigina, Au Général Lafayette, a scomparire per far posto a Madonna (Paris 9th). Lo stabilimento, rinomato da tempo per la diversità delle sue birre belghe, è stato venduto da Benjamin Calderon a Emmanuel Laporte, proprietario di numerosi stabilimenti tra cui L’Escargot Montorgueil (Parigi 1°). Questo nativo di Marmanhac (Cantal) gestisce lo stabilimento come una famiglia con suo figlio Alex e sua figlia Eva. Quest’ultimo non nasconde il fatto che la brasserie di rue Lafayette è diventata un ristorante: “Era necessaria una ristrutturazione e abbiamo voluto rilanciare l’indirizzo, un po’ datato, in modo diverso. Andiamo spesso in Italia e apprezziamo molto la gastronomia di questo paese. Ci rammarichiamo di non aver trovato questo livello di qualità nei ristoranti italiani a Parigi. Per questo abbiamo voluto creare una vera e propria trattoria tra queste mura. »
L’indirizzo resta accessibile con primi piatti a 16€. Ma i clienti possono anche regalarsi una scaloppina alla milanese per due persone (65 euro). La famiglia non ha risparmiato l’autenticità reclutando un rinomato chef e un intero team dalla penisola adriatica. Fu anche un artista transalpino, Mario Ruspoli, a dipingere gli affreschi. Per quanto riguarda la carta dei cocktail, è stata ideata da Emanuele Balestra, capo barista dell’hotel Majestic di Cannes (Alpi Marittime). Madonna non ha rinunciato al business della limonata, ma è rimasto solo un rubinetto dietro il bancone dove scorre il Peroni. Qui lo spritz ha sostituito la birra.