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Il 24enne italiano ha offerto all’FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope la sua seconda prestigiosa vittoria mercoledì, poco più di una settimana dopo l’Amstel Gold Race.
Ha sorvolato i dibattiti. L’italiana Marta Cavalli ha continuato il suo slancio mercoledì 20 aprile vincendo la sua prima Flèche Wallonne. Allo stesso tempo, offre alla sua squadra francese, l’FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, la sua seconda prestigiosa vittoria, a poco più di una settimana dall’Amstel Gold Race. Una forma che ha messo ancora una volta a suo vantaggio, tre giorni dopo il quinto posto alla Parigi-Roubaix. In cima al Mur de Huy, il pugile lombardo ha seguito Annemiek van Vleuten prima di rubarle la vittoria negli ultimi cento metri.
Ma prima dovevamo resistere. Perché se la pausa mattutina è durata, un secondo gruppo con buoni nomi ha saputo districarsi e dare più peso a questo vantaggio. Tra questi c’erano Amanda Spratt, Elisa Chabbey, Leah Thomas e Yara Kastelijn. Fino alla Côte de Cherave, penultima difficoltà prima della parete finale, le fughe hanno lottato per contrastare il ritorno del gruppo, ma le ostilità erano state lanciate.
Poi è arrivato il momento del destino finale: il muro di Huy al 9,5% di media. Annemiek van Vleuten lo sapeva, poteva vincere solo facendo tutto dal basso verso l’alto. Alla sua coda, Demi Vollering, Ashleigh Moolman e… Marta Cavalli si aggrapparono l’una all’altra e poi si scrocchiarono uno per uno. Tranne l’ultimo. L’italiana ha seguito l’olandese per tutto, in gestione, prima di farla cadere in una finale dove il leader della formazione Movistar era meno potente. L’ex campionessa italiana ha poi tagliato il traguardo flettendo i muscoli, con un sorriso fiero stampato sul viso.
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