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Sölden (Austria) (AFP)
A Sölden, dove la stagione si apre con i tradizionali giganti femminili (sabato) e maschili (domenica), l’italiana trova una pista dove ha brillato lo scorso anno, vittoriosa in una gara disputata a porte chiuse a causa della pandemia.
“È un ricordo molto bello, con Federica (Brignone) seconda. E lì ci sarà più pubblico. I miei genitori hanno preso il biglietto per venire a sostenermi”, confida ad AFP la sciatrice 25enne. .
“Ogni stagione è diversa, ma ripartiremo da queste basi con grande fiducia nelle mie possibilità”, aggiunge, conservando “la costanza” che “è riuscita a trovare la scorsa stagione” con quattro vittorie (per cinque podi) da gigante ai Mondiali, a cui si aggiunge l’unico oro italiano (in parallelo individuale) ai Mondiali di Cortina di febbraio.
Bel progresso per chi prima di questa grande stagione contava solo un successo in Coppa del Mondo (nel 2019).
emulazione italiana
“Piuttosto versatile” per natura, il campione del mondo junior 2014 in gigante spera di fare ulteriori progressi in supergigante e non rifuggirà dallo slalom o dalla discesa libera: “Vedremo come si svolgerà la stagione, ma l’idea è quella di fare tutto le discipline”, sottolinea la terza lama di un formidabile trio italiano, con Brignone e Sofia Goggia.
“Sono migliorato con loro. Quando ti alleni con atleti così forti, ti spingono davvero a tirare fuori tutto quello che puoi fare e persino a cercare i tuoi limiti. Sia tecnicamente, quando lo analizzi. cosa fa l’uno o l’altro, ed entrambi dal lato mentale, quando vedi come affrontano le cose, la loro determinazione”, descrive Bassino.
Sofia Goggia, specialista della discesa libera, ammette di aver beneficiato dei suoi consigli: “Mi ha aiutato molto a capire come si scia davvero come un gigante. C’è molto da imparare da tutti e in particolare da chi è attualmente il numero uno. in questa disciplina, perché penso che il gigante sia un po’ la chiave di volta di una certa costanza”, nota Goggia.
“Stiamo ancora insieme, ci somigliamo”, sorride ancora il discendente, mostrando una vera affinità con Bassino mentre Brignone si è allontanato ulteriormente, allenandosi spesso fuori squadra con il fratello.
“Con il sorriso”
Non meno ammira la tecnica dell’italiana la francese Tessa Worley, due volte campionessa del mondo di gigante (nel 2013 e nel 2017): “Ha sempre avuto un tocco molto fine, abbiamo l’impressione che voli sulla neve, è molto morbido, per me, va nella direzione dell’evoluzione della tecnica in gigante”.
E se continuassimo a chiamarla “Dory” – “A volte non riesco a ricordare cosa è successo qualche giorno fa!” -, Bassino trova nella sua freschezza la vera forza.
Questa “noncuranza”, la deve al padre, maestro di sci, spiega quello cresciuto a Borgo San Dalmazzo, in Piemonte.
“Nell’adolescenza è il momento più difficile, molti smettono di gareggiare. Grazie a mio padre mi sono sempre avvicinata allo sci e alle corse con il sorriso, mi ha sempre mostrato la competizione come intrattenimento. , con una certa leggerezza”, racconta.
“Così che quando ho raggiunto un livello superiore, non sono arrivato inghirlandato come tanti giovani. E anche oggi, mantengo questo stato d’animo: correre, alternarmi, mi piace ancora tanto!”, avverte colui che, se non le piace il freddo, è impaziente di rilanciare l’assalto sulle piste, sabato a Sölden.
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