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Società delle Nazioni: la Svizzera tace e sconfitta in Svezia – rts.ch

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Società delle Nazioni: la Svizzera tace e sconfitta in Svezia – rts.ch

Il primo torneo della Women’s Nations League potrebbe non lasciare ricordi indelebili per la nazionale svizzera. Almeno le prime tre partite: tre sconfitte, sette gol subiti e nessun successo. Dopo aver perso 1-0 contro l’Italia e poi 5-0 in Spagna a settembre, gli Inka Greens hanno logicamente perso 1-0 a Göteborg contro la Svezia.

Nonostante questa battuta d’arresto contro il paese numero 1 nel ranking FIFA, non tutto è stato vano. Inizia un primo tempo entusiasmante contro le semifinaliste dei recenti Mondiali. Nei primi 45 minuti la Svizzera ha dominato l’avversario. La precisione tecnica di Smilla Vallotto e l’intensità e la presenza fisica di Ayalah Pilgrim hanno fatto miracoli.

Raffreddare prima del tè

Al 32′ gli elvetici sfiorano il vantaggio con un tiro deviato del centrocampista del Ginevra, ma il portiere svedese para il cross e poi Alisha Lehmann e Pilgrim intercettano la ribattuta. Come spesso accade, questa inefficienza si è rivelata costosa.

La squadra scandinava è emersa dal freddo pungente di Göteborg poco prima dell’intervallo e ha dimostrato la propria maestria sui calci piazzati. Magdalena Eriksson ha aperto le marcature con un meraviglioso colpo di testa del kosovaro Aslani, dopo essere stato mandato in fuorigioco (44).

El Hadj, come Faluto, ha creato non pochi problemi alla difesa svedese nel primo tempo. [Mathias Bergeld - Freshfocus]El Hadj, come Faluto, ha creato non pochi problemi alla difesa svedese nel primo tempo. [Mathias Bergeld – Freshfocus]

Questo obiettivo è stato un colpo di martello. Gli svizzeri erano sicuramente frustrati e non sono riusciti a ritrovare fiato nel secondo tempo. Certo, hanno segnato con grande grinta e un certo successo (posizione di Joanna Canneryd al 55′), ma non hanno più avuto la minima possibilità. I falli si moltiplicano, la lucidità si affievolisce, sicuramente per l’impegno profuso nel primo tempo, e la superiorità svedese diventa a tratti schiacciante.

La sconfitta ha un senso, ma non c’entra niente con la frustrazione causata dalle partite di settembre. La Svizzera ha fatto vedere ottime cose e sembrava capace di ottenere un risultato convincente. Un passo avanti che dovrà essere confermato non solo nella sfida contro gli spagnoli campioni del mondo, martedì a Letzigrund, ma soprattutto con un gol che faccia morale.

lper

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