In un’analisi pubblicata su Nature il 23 marzo, i ricercatori rivelano di aver trovato parti della Via Lattea molto più antiche di quanto pensassero.
Grazie a uno studio basato sui dati della missione ESA Gaia, i ricercatori Maosheng Xiang e Hans-Walter Rix, del Max-Planck Institute for Astronomy di Heidelberg, in Germania, hanno fatto la scoperta della nostra galassia.
Emozionante! Utilizzo dei dati da Incorpora il tweet missione, gli astronomi hanno mostrato quella parte di #Via Lattea Conosciuto come il “disco spesso”, iniziò a formarsi 13 miliardi di anni fa, circa 2 miliardi di anni prima del previsto e solo 0,8 miliardi di anni dopo #la grande esplosione https://t.co/3lgs1VC5pH pic.twitter.com/8BA6Rxf6lg
– ESA 23 marzo 2022
Dopo aver confrontato questi dati con le loro analisi, gli astronauti sono giunti alla seguente conclusione: parte della Via Lattea ha iniziato a formarsi 13 miliardi di anni fa, ovvero 2 miliardi di anni prima del previsto e solo 800 milioni di anni dopo il Big Bang .
Analisi basata su 250.000 stelle
Se la galassia della Via Lattea ha due parti, il disco sottile e il disco spesso, grazie a quest’ultimo lo è astronauti Sono stati in grado di fare questo studio. I ricercatori hanno scelto di guardare 250.000 stelle Sottogiganti (trovati nel disco spesso) e confronta la loro composizione chimica con i dati sulla luminosità e sulla posizione registrati da Gaia’s Early Data Release 3 (EDR3).
In queste stelle giganti, l’energia ha smesso di essere generata nel nucleo della stella e trasferita nell’atmosfera attorno al nucleo. La stella stessa si trasforma in una stella gigante rossa. Poiché la sottofase gigante è una fase evolutiva relativamente breve nella vita di una stella, consente di determinarne l’età con grande precisione, ma è comunque un calcolo difficile.