Il 22 settembre resterà impresso nella memoria Nicola Bonin. “È con grande emozione che ho ricevuto la consacrazione di 40 anni di passione al servizio della mia Italia, quella che amo: quella vera, quella conviviale, quella teatrale e, soprattutto, quella gastronomica.“, lui spiega.
Infatti, il Ministro italiano dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare ha consegnato il targa dell’ambasciatore ai 40 laureati selezionati in tutta la Francia dall’ Camera di Commercio Italianatra cui grandi chef, giornalisti gastronomici, importatori e attori economici.
Figure di Nicolas Bonin tra i tre negozi alimentari italiani pluripremiati e non dimenticherò la serata di gala vissuta, i suoi vini e i suoi piatti, tra cui il tiramisù del campione del mondo della categoria e la presenza amichevole della Nazionale Italiana di rugby nella cornice drappeggiata di verde, bianco e rosso della Borsa di Lione Palazzo.
Ritorno sulla terra
Piace a Nicolas Bonin “ottimo cibo” e festa, punti in comune dei suoi due paesi del cuore, Italia e Francia. Sua moglie di Lione e i loro figli amano l’Italia.
Dopo gli studi linguistici e poi l’attività professionale in un dipartimento di esportazione, la gastronomia, che per lungo tempo è stata un hobby, è diventata una professione. La svolta arriva nel 2020 quando Nicolas Bonin, dopo averlo ceduto Prodotti italiani nei mercati, apre il suo negozio Trevoux.
Lo stivale segreto offre un centinaio di prodotti, tra prodotti freschi, salumi, formaggi, pasta, oli e aceti, vino, birra e perfino il panettone. Vengono organizzate regolarmente serate a tema.
Sabato 11 novembre verrà proposto un aperitivo-jazz con il batterista franco-italiano Valentin Giangrande-Ivol e sabato 2 dicembre si terrà la serata gastronomica “Accordi probabili e improbabili”.
Nicolas Bonin ha ringraziato”clienti e amici che mi incoraggiano da più di tre anni. Questo titolo di ambasciatore deve essere condiviso con voi perché lottando contro il cibo spazzatura e sostenendo il commercio indipendente di qualità, voi ed io siamo tutti ambasciatori di una certa arte di vivere e di una dolce vita che promuove una bella amicizia franco-italiana. Viva la Francia, viva l’Italia“.