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Un giovane algerino spoglia un ministro italiano

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Un giovane algerino spoglia un ministro italiano

È nel centro di Roma, in Italia, che un giovane algerino di 19 anni ha fatto parlare di lui. Il migrante senza documenti ha commesso una rapina in borsa e la sua vittima era un ministro italiano.

Questa è la Ministra della Gioventù italiana, Fabiana Dadone. Il manager è stato spogliato del suo zaino che conteneva un laptop e altri oggetti di valore. Il furto è stato perpetrato nel pieno centro della città di Roma, capitale del Paese.

Dietro questo furto si nasconde un algerino di 19 anni senza documenti, denunciano diversi media italiani. Era lo scorso giugno che il giovane migrante ha rubato la sua borsa al ministro. È stato identificato dalla polizia a luglio.

Un giovane algerino rapina un ministro italiano

I fatti di questo caso risalgono al giugno scorso, in Largo Chigi, non lontano da Palazzo Chigi e MonteCitorio, nel centro di Roma. Il Ministro della Gioventù italiano è sceso da un’auto di servizio, ed è allora che il ladro ha colto l’occasione per agire.

Infatti, quando il ministro italiano stava trasferendo alcuni oggetti dall’auto di servizio a un’auto privata, il ladro è apparso dal nulla, ha afferrato lo zaino del ministro prima di scomparire tra la folla.

Nello zaino del ministro c’erano un laptop, una penna Montblanc e un gettone per le firme digitali rilasciato dalla Camera dei Deputati. Il ladro, che non aveva dubbi di aver rubato un ministro, è stato però bloccato dalle telecamere di sorveglianza.

Furto del ministro italiano: ennesima ricorrenza del giovane algerino

Secondo i media italiani, in particolare Il Messaggero, il giovane algerino non è al suo primo volo. Proprio il giorno prima della fuga del ministro, l’algerino è stato arrestato per aver spogliato a turista. L’autore del reato, però, ha beneficiato di un rilascio, di cui ha approfittato per rubare lo zaino del ministro.

Il ladro è stato infine arrestato dopo aver commesso un altro furto bagaglio, sempre in centro. Dopo il suo arresto, la polizia ha notato la somiglianza dell’intervistato con il ladro dello zaino del ministro ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

L’identità del ladro è stata confermata dopo che la polizia ha messo le mani su selfie che mostravano il giovane algerino vestito esattamente come il ladro. L’imputato ha finito per confessare tutto.

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