Recentemente, un ristorante giapponese ha fatto notizia dopo che è stato rivelato che i clienti venivano schiaffeggiati volontariamente prima che venissero serviti i pasti. A Shachihoko-ya, situato a Nagoya, le cameriere indossano kimono Schiaffeggia un cliente disponibileSul viso con i palmi delle mani, ancora e ancora per 300 JPY (Rs 170). C’è anche un costo aggiuntivo di 500 yen (Rs 283) se i clienti chiedono a un determinato dipendente di schiaffeggiarli. Il servizio è popolare sia tra gli uomini e le donne giapponesi, sia tra i turisti stranieri. Molti esprimono addirittura la loro gratitudine alle cameriere per il servizio brutale. Tuttavia, dopo che i video della bizzarra pratica sono diventati virali online, il ristorante si è rivolto a X per informarlo che il ristorante non serviva più schiaffi.
In un post sul sito di microblogging, hanno scritto: “Shachihoko-ya attualmente non dà sculacciate. Apprezziamo l’attenzione che avete ricevuto oggi, ma non possiamo accogliere visite con l’intenzione di ricevere sculacciate. Non ci aspettavamo che i vecchi video diventassero virali. in questo modo, quindi per favore capisci prima di “venire”.
Vale la pena notare che il controverso servizio, iniziato nel 2012, ha rilanciato l’attività dell’organizzazione, attirando un numero crescente di clienti desiderosi di provare l’esperienza. All’inizio solo un dipendente ha schiaffeggiato. Con la crescente domanda, la direzione ha assunto diverse ragazze disposte a sculacciarle.
Non è chiaro se il servizio sia stato interrotto definitivamente o ritornerà presto.
Intanto in Giappone c’è un altro ristorante interessante dove i clienti ricevono qualcosa che non hanno ordinato. Questa situazione è quasi la norma e non è un segno di negligenza in un “ristorante con ordine sbagliato”. Qui i camerieri non si trovano in difficoltà quando servono un piatto diverso. È quello che ci si aspetta.
Il regista televisivo giapponese Shiro Oguni mira a cambiare la percezione delle persone sull’invecchiamento e sulle complesse questioni che esso comporta. Voleva affrontare la demenza esplicitamente come una questione cognitiva. Ha ideato un piano brillante per sfidare le convinzioni delle persone riguardo allo stesso. “La demenza è ampiamente fraintesa. La gente pensa che non si possa fare nulla per se stessi. Questa condizione spesso significa completo isolamento dalla società”, spiega nel concept film del progetto. Quando si frequenta un ristorante temporaneo, si scopre che i camerieri sono composti esclusivamente da persone affette da demenza. Gli avventori dei ristoranti sono quindi obbligati a interagire e a confrontarsi con i loro preconcetti su questa condizione.
I camerieri possono decidere di mangiare con i clienti, effettuare ordini inaspettatamente o addirittura dimenticare ciò che è stato ordinato. Si suggerisce che i commensali reagiscano con calore e umorismo. Il progetto abbraccia pienamente gli aspetti umoristici legati a volte a sbagliare l’ordine.
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